steven23 6 / 10 04/12/2013 14:43:42 » Rispondi Sopravvalutato oltremisura, questa è la prima cosa che salta all'occhio. Non so quali film ci fossero in lizza per concorrere ai vari David di Donatello quell'anno ma i casi sono due: o questo li ha vinti immeritatamente oppure la concorrenza era davvero scarsa. Poi miglior sceneggiatura? Questo è il premio che più mi ha stupito. L'ho trovata decisamente normale anzi, a tratti pure un pò zoppicante. Comunque, al di là di premi e aspettative mi sono trovato davanti a un dramma (con tinte di giallo) prettamente televisivo dove l'unico lampo lo regala l'interpretazione cupa e malinconica di Servillo. Già, perché la vicenda, nella sua linearità, risulta terribilmente statica e priva di sussulti. Ok, Molaioli ha cercato di scavare maggiormente nella psicologia dei personaggi e nei rapporti che li lega, senza però riuscire a centrare in pieno l'obiettivo; troppi restano ai margini della storia, alcuni addirittura risultano ininfluenti. E poi il finale mi ha riservato la delusione maggiore, piatto come pochi tanto che mi sono chiesto se il film stesse effettivamente per finire. La sufficienza riesce comunque a strapparla, anche perché l'ambientazione è davvero meravigliosa (e resa benissimo grazie a certe inquadrature) e la pellicola, nel suo insieme, non è poi così malvagia. Peccato solo per le ampie potenzialità buttate via!