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HOSTEL: PART II regia di Eli Roth

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  26/10/2007 14:43:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il primo capitolo proprio non l’avevo apprezzato e di conseguenza non è che mi aspettassi molto da questa seconda parte.
Invece posso constatare che qualche (piccolo)passo in avanti il sopravvalutato Eli Roth è riuscito a farlo,intendiamoci,Hostel 2 è un filmetto senza pretese che si basa su una struttura narrativa analoga al suo predecessore e che evidenzia ancora una volta i limiti in sede di scrittura del regista,questa volta pero’ la trama risulta piu’ coinvolgente e meno noiosa soprattutto nella prima parte.
Pur mostrando i soliti personaggi stereotipati,quella che nel primo film risultava una parte introduttiva a dir poco insopportabile e direttamente uscita da una mediocre commediola adolescenziale qui risulta piu’ godibile e veloce,forse grazie anche alla presentazione degli aguzzini e di tutto il movimento che procura loro le vittime.
Anche la sequenza della festa non è male,con luci e cromatismi ben dosati,ed una regia finalmente piu' professionale,oltre ad un’accurata scelta delle ambientazioni,Roth appare migliorato sotto questi aspetti e propone una pellicola tutto sommato ben confezionata.
La scene sanguinolente risultano minori e piu' curate rispetto al passato,interessante davvero la prima tortura alla quale assistiamo con il regista che si ispira alle sanguinarie gesta della Contessa Bathory,anche quella che vede protagonisti Beth e Staurt non potra’ non far provare un senso di terrore ad ogni maschio.
Per il resto il film scorre senza particolari sussulti ma senza cadute di tono,questa volta il tam-tam pubblicitario non si è incaponito a spacciare il tutto come un’opera talmente truculenta da far provare raccapriccio e questo è un punto a favore del risultato finale che non crea false aspettative che ovviamente non possono venir soddisfatte(come avveniva con il primo "Hostel"),visto che trattasi pur sempre di cinema blockbuster e non di roba underground,ahime' impossibile da vedere in sala.
Roth prova in tutte le maniere di proporre qualcosa di shockante o realmente scorretto ma non vi riesce dando in pasto allo spettatore una violenza gia’ vista e degli spunti che dovrebbero angosciare o creare disgusto ma che non incidono.
Anche le critiche nei confronti del mondo capitalista che ormai tutto puo’ permettersi e della societa’ violenta che sulla violenza pone le proprie basi appaiono sviluppate in maniera elementare e piatta.
Imbarazzante è vedere come vengono rappresentate la Slovacchia e la gente italiana,mentre i tanto decantati camei lasciano traccia significativa solo nella sequenza di Deodato,perfetto nella parte di un compiaciuto cannibale.
In definitiva, film guardabile ma se si ha voglia realmente di qualcosa di disturbante è necessario rivolgersi altrove ,anche senza scomodare registi e pellicole di nicchia,basterebbe ad esempio visionare “Imprint” di Takashi Miike ottimo esempio di film realmente “malato”.
foxycleo  26/10/2007 14:52:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandissima la Matarazzo da Fuga dalla scuola media di Solondz a essere massacrata da Roth!!!!!!
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  26/10/2007 15:02:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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