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HARRY POTTER E L'ORDINE DELLA FENICE regia di David Yates

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Invia una mail all'autore del commento gidansheva     8½ / 10  20/07/2007 00:11:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eccoci qua con un nuovo film di Harry Potter, era ora! Per un appassionato, come il sottoscritto, il tempo che trascorre tra un episodio e l'altro pare sempre interminabile. Comunque, bando alle ciance, veniamo subito al commento su questo quinto film: l'Ordine della Fenice. Inutile non iniziare dalla bontà o meno della trasposizione cinematografica, una sfida che mai si era presentata così ardua come per questo capitolo della saga. Sì, perchè chi ha letto il libro, come me, converrà che il quinto è senza dubbio l'episodio più controverso, cupo, triste, nonchè il più lungo e pesante. Ebbene quest'atmosfera è stata sì riprodotta anche nel film, ma, secondo me, non fino in fondo. Mi spiego meglio... consideriamo i personaggi: mentre tutti quelli di "contorno", come Ron, Hermione, Ginny, Luna, Neville ecc., rispettano più o meno sempre la stessa caratterizzazione che hanno nel libro, i personaggi più importanti per la trama, cioè Harry, Silente e Sirius, sono poco approfonditi. In particolare Harry, che nel libro è costantemente frustratissimo ed arrabbiato con tutti, in questo film sembra solo ogni tanto un po' infastidito da tutto quello che gli capita. Emblematica è, a mio avviso, la scena alla fine in cui Harry e Silente discutono nello studio. Nel libro quella è la scena-chiave di tutta la storia, in cui Harry letteralmente impazzisce di rabbia e sfascia tutto l'ufficio di fronte a un Silente costernato ma, come sempre, calmo. Ebbene, tutto ciò nel film è stato tramutato nel solito, freddo, piatto dibattito. Per quanto riguarda Sirius, anche qui tutte le vicende che lo riguardano vengono solo lontanamente accennate, rendendolo, purtroppo, un personaggio abbastanza anonimo. Queste mancanze nella caratterizzazione dei personaggi sono frutto dei sostanziosi tagli (mai così pesanti, a mio avviso) che si sono dovuti operare a livello di trama, non potendo obiettivamente trasporre quasi 900 pagine. Intendiamoci: la storia è comprensibile, anche a chi non abbia letto il romanzo, ma in una forma piuttosto schematica, molto semplificata. E' questo, forse, l'unico vero difetto della pellicola, che per il resto dimostra parecchi pregi. Particolarmente apprezzabile è lo stile piuttosto dark/horror di molte scene (come quella di Harry posseduto da Voldemort), che conferisce al film un'impronta molto più seria ed adulta rispetto al passato. Inoltre si rivela azzeccatissima la scelta di inserire vari flashback, utilizzando scene dei precedenti film, che creano un'atmosfera dolcemente nostalgica. Passiamo agli attori: molto bene Daniel Radcliffe, che riesce a tirar fuori un'interpretazione molto convincente dopo le ultime piuttosto anonime. Sempre bravi Rupert Grint ed Emma Watson, impegnati di nuovo in ruoli centrali, non marginali, anche se forse si stanno un po' troppo "standardizzando" (ma qui sono più i loro personaggi che non cambiano molto durante i vari libri). Tra gli altri studenti spiccano Evanna Lynch (perfetta nei panni di Luna Lovegood) e un sorprendente Matthew Lewis (Neville Paciock). Bravi, anche se troppo poco sfruttati, i "mostri sacri" Gary Oldman e Ralph Fiennes. Convincenti anche i soliti, soprattutto Sir Michael Gambon, che riesce a rimediare la brutta interpretazione di Silente nel Calice di Fuoco. Ma le due migliori interpretazioni sono senza dubbio quelle di Helena Bonham Carter e Imelda Staunton: la prima bravissima ad interpretare una Bellatrix Lestrange psicopatica e sadica, la seconda magistrale nell'impersonare l'insopportabile Dolores Umbridge, che risulta sin dalla prima scena odiosa e fastidiosa all'inverosimile. Per quanto riguarda la parte realizzativa, come al solito il lavoro è stato impressionante: le scenografie nuove sono curatissime e fedelissime al libro (il Ministero della Magia, Grimmauld Place, ecc.), così come ottimi sono gli effetti speciali, usati in dosi massicce per rappresentare accuratamente sia le varie creature fantastiche (il gigante Grawp, i Thestral, l'elfo domestico Kreacher, i centauri) che gli splendidi incantesimi (maestosa la scena della battaglia finale tra Silente e Voldemort).

In conclusione, che dire... l'Ordine della Fenice riesce nel difficile compito di trasporre su pellicola un romanzo ostico e, soprattutto, lungo. Il risultato è più che buono, anche se non esente da importanti difetti. Tuttavia rimane godibile sia per i lettori di Harry Potter che per i fan della saga in generale. E' ovvio che allo spettatore più esigente salteranno subito all'occhio i molti difetti, soprattutto a livello di struttura narrativa.
Barbossa  20/07/2007 00:52:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramente un bel commento, anche se non concordo con te su più punti. Complimenti!!
Invia una mail all'autore del commento gidansheva  20/07/2007 18:01:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie! Su cosa non concordi?
MGS97  24/07/2007 23:12:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mazza quanto hai scritto!..Non ce la faccio mica a leggere tutto XDDDD
Barbossa  22/07/2007 22:52:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh in primis concordo pienamente su:
1.La tua analisi della trama e personaggi e la tua considerazione che il lavoro va apprezzato, nonostante i difetti, data la difficoltà del romanzo; che mi permetterei di definire, non solo ostico e lungo, come hai detto tu, ma anche spesso tedioso e dispersivo.
2.Il tuo apprezzamento delle interpretazioni di Staunton, Bonham-Carter ed Evanna Linch, personalmente le ho trovate semplicemente perfette per i ruoli loro affidati.
Barbossa  22/07/2007 23:01:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non concordo con te invece:
1. La realizzazione tecnico-stilistica del film, secondo me, lascia a desiderare e si presenta alquanto sottotono rispetto ai precedenti episodi. Particolarmente poco convincenti sono stati la regia, anonima ed insicura, e gli effetti speciali, assolutamente non paragonabili, in quanto a veridicità e spettacolarità, a quelli proposti dai coevi "Spiderman 3", "Transformer", "Pirati dei Caraibi".
2. Ritengo inoltre che il porre l'accento sulle atmosfere dark sia stata una scelta a dir poco discutibile, perchè ha fatto di Harry Potter, un film troppo "adulto" allontanadolo dal suo tipico stile costruito su di uno scanzonato equilibrio tra infantilismo e maturità.

Invia una mail all'autore del commento gidansheva  24/07/2007 00:38:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è vero, devo dire che a un'ulteriore visione la regia risulta abbastanza anonima, con molti punti morti... su questo sono d'accordo anch'io...

boh... invece a me gli effetti speciali sono piaciuti... sì, non sono paragonabili a Transformers o Spider-man... ma quelli sono film d'azione, di puro intrattenimento fumettoso...

diciamo che mi sono sembrati più che adeguati all'impostazione del film...