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UN'ANIMA DIVISA IN DUE regia di Silvio Soldini

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jack_torrence     8 / 10  31/05/2010 19:13:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Soldini ha due doti che ne fanno un regista d'eccezione. Tanto più nell'asfittico panorama del cinema italiano degli anni '90.
La prima è il suo talento umanista, la sua enorme sensibilità nel cogliere i minimi moti dell'animo, le interazioni quotidiane, a livello di gesti, parole, espressioni. A partire da questi dati che nei suoi film sono talmente vividi e veri da sembrare colti nella realtà anzichè provenire da un copione.
La seconda è quella di saperli restituire attraverso la sceneggiatura, le scelte visive di regia e una direzione degli attori in cui dimostra un grande talento.
Sto valutando questo regista come il migliore della sua generazione, insieme al meno prolifico Mario Martone, che già conoscevo. Soldini lo conoscevo a partire dal 2000 di Pane e tulipani. E invece probabilmente le cose migliori le ha fatte negli anni '90.
Tolto Pane e tulipani questo probabilmente è il suo film migliore, per il quale condivido in toto quanto scrive Kowalski nel commento che precede questo mio.
Aggiungo la notevole costruzione drammaturgica del film, che procede attraverso brevi e significative e intense scene, separate da continue ellissi più o meno estese. Un modo di raccontare molto originale, quasi unico nel cinema italiano di quegli e questi anni. E altamente espressivo, in particolare dove nella prima parte, ove il montaggio pure contribuisce, insieme alle ellissi, a restituire la frammentazione mentale ed esistenziale del protagonista maschile interpretato da Bentivoglio.