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ANCHE I BOIA MUOIONO regia di Fritz Lang

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9½ / 10  05/03/2010 00:30:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi ha amato l'affresco post-moderno di "Bastardi senza gloria" può rivolgersi indirettamente a questo incantevole e misconosciuto film di Lang. Rettifico: il miglior film americano di Lang in assoluto, anche se pochi lo sanno...
Verrebbe da dire "troppo per un uomo solo", e in questo caso gli uomini sono due, un carnefice quasi senza volto e un esecutore "democratico".
"Anche i boia muoiono" è non solo la rievocazione dell'occupazione nazista a Praga, ma anche un grande racconto che fa perno sulle vicissitudini della famiglia Novotwy.
Sorretto da dialoghi strepitosi ("La libertà non è un bene che si possieda come tante cose al mondo, bisogna lottare per la libertà), una giustificata retorica, un lirismo struggente almeno quanto l'intreccio (si potrebbe coniare la definizione di noir post-bellico) è un film doppiamente coraggioso, sia per la sua data di uscita sia per le origini del grande regista.
Permeato di un gustoso e irriverente cocktail che mescola dramma a un'ironia tremendamente macabra e scoperta, diventa alla fine quasi un remake di "M", con un caratterista superlativo che finisce per riprodurre le movenze e l'espressionismo di Peter Lorre in quell'immutato capolavoro.
Più che un film sul trionfo del bene sul male, si direbbe un film di propaganda apertamente di sinistra, dove la politica dei sospetti e del "tradimento" diventano a modo loro inesorabili e fondamentali come profetici del clima maccartista dell'america di qualche anno dopo.
Assolutamente da non perdere