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CAPRICCIO ALL'ITALIANA regia di F. Rossi, Pino Zac, Mario Monicelli, Pier Paolo Pasolini, Mauro Bolognini, Steno

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elio91     6 / 10  08/10/2010 12:12:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tanti episodi ma solo uno da ricordare,forse l'unico motivo per vedere questo ennesimo lavoro a episodi che negli anni era tanto in voga. Non siamo davanti al migliore certamente,gli episodi sono altanelanti e tranne due eccezioni anche bruttini. Ovviamente quello di Pasolini è bellissimo e profondamente poetico,mentre il satirico episodio di Steno riesce a smuovere qualche risata. Ad accomunare tutti i segmenti,oltre alla comparsa quà e là di Totò e della Mangano,è il registro grottesco delle vicende.


1-La bambinaia (Monicelli): voto 6
Niente di che,molto corto e con una Mangano sempre impeccabile,dall'esito abbastanza scontato. Non fa ridere ma dura poco ed è ben assortito.

2-Il mostro della Domenica (Steno): voto 7
Gli episodi con Totò sono i migliori,in questo caso la trama grottesca poggia tutta su di lui,eccezionale nel tratteggiare un personaggio diabolico in una cornice satirica che riesce a divertire.

3-Perché? (Bolognini): voto 5
Corto,troppo corto. Dovrebbe trasudare cinismo ma non riesce a dire nulla.

4-Che cosa sono le nuvole? (Pasolini): voto 8
Ovviamente,come detto da tutti,è quasi sprecato in un film a episodi così poco convincente. Pasolini dà vita alla parte più poetica di tutte con un Totò che firma il suo testamento artistico e riesce a commuovere anche per questo. Simpatica la continuazione dello stile registico pasoliniano da Uccellacci e uccellini,ancora una volta irreale e fiabesco (anche se diminuisce il senso fumettistico rispetto ai lavori precedenti),curiosa la scelta del Modugno spazzino. Le marionette che scontentano il pubblico e vengono abbandonate a sé stesse danno un messaggio pessimista attenuato dallo sguardo sognante di Totò che,con gli occhi al cielo,sorride. Fine più bella per il principe della risata non poteva esserci.

5-Viaggio di lavoro (Zac e Rossi): voto 5,5
Curiosa la commistione tra cartone animato e girato ma non basta. Cornice satirica che non colpisce come dovrebbe.

6-La gelosa (Bolognini): voto 5
Bravi Chiari e la Mangano ma ancora una volta la cornice non sorprende né intriga. A parte il buon finale non c'è nulla di buono.


Quindi Pasolini e Totò in larga parte e Steno in misura minore riescono a salvare capra e cavoli ma il consiglio e di lasciar perdere il resto e concentrarsi solo sul meglio che questo Capriccio all'italiana ha da offrirci.