carsit 8 / 10 01/01/2013 23:54:16 » Rispondi Peccato. Secondo me poteva andare ben oltre l'otto. Nel panorama ormai desolante di questi horror ( parliamo però più di un thriller) , Session 9 riesce a porsi come pellicola estremamente valida. Ha dalla sua parte una fotografia molto buona e soprattutto delle eccellenti intepretazioni da parte dei suoi 5 attori su cui verte l'intera vicenda. Questo è già un'ottima cosa. Un'altra cosa che mi ha stupito è la totale assenza di effetti speciali. Toh, ma che strano. Quando un regista ha le idee ben chiare su quello che vuole fare, sembrerebbe che il film non abbia bisogno di effetti speciali. Magari si potrebbe far passare questo messaggi verso tutti i film moderni? L'unico elemento utilizzato è qualche schizzo di sangue e nulla di più, Ma credetemi, è sufficiente quello. è un horror che gioca con la paura più sottile, quella che si diffonde piano piano, che serpeggia impalpabile e che coglie soprattutto nella mezz'ora finale, dove si percepisce una tensione notevole. Nessun salto dalla poltrona, nè scene in cui aumenta il sonoro per spaventare. Si assiste soltato all'interazione di 5 operai che incominciano a subìre l'influenza del manicomio e di conseguenza ad incominciare a dubitare l'uno dell'altro. Strepitosi i momenti in cui si ascoltano ( attraverso dei nastri) le sessioni di cura della paziente Mary Hobbes, affetta da gravi sdoppiamenti della personalità. Una di queste persone contenuta da Mary si chiama Simon, e sarà la stessa entità che porterà alla pazzia qualcuno di loro e che condurrà tutti verso l'epilogo. CHi è Simon? Perchè la sua voce echeggia per i corridoi del manicomio?? ABBasso di almeno un voto per il fatto che ci sono alcune "fantasie" narrative nella sceneggiatura che francamente non stanno in piedi e che servono soltanto a far filare liscio il film. Inoltre mancano alcuni approfondimenti che secondo me avrebbero ulteriormente arricchito la pellicola. In ogni caso è stra-consigliata la visione!
Quando l'attore di CSI afferma che Hank è andato a Miami, sembrerebbe che sia vero. Ad un certo punto il ragazzo giovane trova Hank mezzo spiritato che osserva dalla finestra. Possibile che non l'abbiano trovato in tutto questo tempo ?' cosa ha fatto Hank in quei due giorni?? E l'attore di CSI se mente, allora vuol dire che sa dove si trova Hank o che magari lo abbia ucciso o nascosto. Ma niente di tutto ciò. Perchè l'attore di CSI dopo lo ritrova mezzo nudo , torturato da Gordon, il quale si rivela essere un paziente del manicomio che aveva rimosso i ricordi del suo passato ( carnefice di moglie, cane e della figlia di 3 anni). Francamente è pure difficile rimuovere dalla mente lo sterminio della propria famiglia, dato che poi egli passa anche degli anni nel manicomio. Non si ricorda neanche del manicomio e quindi del motivo per la quale si trova lì ?' francamente improbabile. Gordon all'inizio del film si muove come se fosse la prima volta che varca la soglia del manicomio. è Gordon l'operaio che subisce più di tutti l'influenza di SImon, il lato oscuro represso della paziente Mary Hobbes. Ma SImon non è propriamente un'entità come l'ho definita io. SImon rappresenta il male che è in ognuno di noi: è quella scintilla rapida e spaventosa che a volte solca la nostra mente: quando un nostro fratello ci fa un dispetto grave oppure ci mette in difficoltà , sfido chiunque a negare che non sia passato per la testa il pensiero di ucciderlo. Ecco, quello è SImon. SImon è il male che si cela in noi, e che riesce a conquistarci. Frase finale: " SImon, dove vivi??" - " io vivo nelle persone deboli ed umiliate". Queste riflessioni sono però affrontate superficialmente, ed è un peccato.