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L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE regia di Terry Gilliam

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elio91     8½ / 10  16/03/2012 22:56:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diciamo anche che il voto è stretto. Perché ad onor del vero "12 monkeys" potrebbe essere anche un capolavoro, anzi a suo modo lo è.
Quando tutto è fuso alla perfezione anche il giocattolo è perfetto: allora una grande e complicata sceneggiatura futuristica si rivela piena di colpi di scena (e tra l'altro è di Peoples, quello di Blade Runner e Unforgiven tra i pochi e indimenticabili film a cui ha dato idee); regia di Gilliam che è libero di scatenare la sua incontenibile potenza visionaria all'acido fenico, disturbante e grottesca; cast fantastico, su tutti un Pitt schizzato (grandioso) e Willis fragile e mezzo matto.
E sta proprio in questo punto nevralgico uno dei motivi che rendono tanto interessante il film stesso: il confine tra pazzi e sani, su chi è l'uno e chi l'altro. Gilliam col concetto ci gioca continuamente, fa comportare Willis come un pazzo furioso salvo poi farlo precipitare in un mondo altrettanto folle in cui diviene impossibile capire chi è il pazzo. I matti sono fuori, Willis è una commistione di fragilità e irruenza che derivano dall'incomunicabilità che ha col mondo che deve esplorare suo malgrado.
Aggiungiamoci il concetto di tempo che non lascia spazio, letteralmente. Non lascia spazio alla speranza, né alla possibilità di un libero arbitrio: tutte le azioni concorrono a non modificare il passato, bensì a rendere il futuro quello che è. Ed è per questo motivo che il finale, pur con qualche punto interrogativo che qualche dubbio ad onor del merito lo lascia, è un pugno nello stomaco che fa da pari con quello altrettanto valido e scioccante di Brazil dello stesso Gilliam.
Un caso che siano due dei suoi migliori lavori? Non credo. Sta di fatto che è rarissimo vedere fantascienza più claustrofobica nei temi e nella regia quando anche Gilliam vuole non lasciarti spazio per respirare e farti quindi salire l'ansia con le sue inquadrature folli, esagerate, ipercinetiche.

Madeleine Stowe bellissima, e altrettanto valida la citazione a Vertigo per una di quelle pellicole che una volta viste difficilmente si potrà dimenticare senza avvertire un senso di amarezza.
elio91  16/03/2012 23:00:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"per una di quelle pellicole che una volta viste difficilmente si potrà RICORDARE senza avvertire un senso di amarezza." Pardon.

Aggiungo anche che Gilliam è un appassionato di Philip Dick, e si vede.