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GIOVANNA D'ARCO AL ROGO regia di Roberto Rossellini

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JOKER1926     5 / 10  12/07/2014 17:07:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una delle immagini più grandi della storia fa capo a San Giovanna d'Arco, la pulzella di Orleans.
Varie sono state le trattazioni e gli approfondimenti di tale Personaggio, perché San Giovanna d'Arco oltre ogni sentimento religioso è stata l'artefice, o meglio la chiave di svolta della guerra dei 100 anni fra Francia ed Inghilterra. E' un'icona immortale che affascina in più campi, sia sulla psicologia che sulla sua epopea bellica con le grandiosi battaglie portate a conclusione, Orleans e Patay.

Nel 1954 è una regia italiana a cercare di portare in scena San Giovanna d'Arco, ci pensa il famoso Roberto Rossellini. Lo stesso regista si ispira ad un'opera teatrale e quindi la messa in scena è ancorata ad alcuni parametri inequivocabili e netti.
"Giovanna d'Arco al rogo" si nutre di una impostazione quanto mai teatrale e fittizia; sembra di essere seduti su una vecchia poltrona di un bizzarro teatro. Latita nei settanta minuti di proiezione qualsiasi cosa che abbia a che fare con un dinamismo di storia, con uno straccio di narrazione. Non aiutano i colori e le scenografie, insomma queste ultime insieme a degli improbabili costumi donano al contesto un alone fumettistico, davvero improponibile.
Ingrid Bergman avrebbe molto da offrire in una parte come quella della Santa ma la regia ritaglia all'attrice una parte troppo pomposa e ferma, difficile da apprezzare positivamente.
La pellicola in fondo non ha goduto di una grande sponsorizzazione, è fra i film minori della regia di Rossellini, in pratica è uno di quei film che viene ricordato solo da qualche critico accecato dalla smania di scoperta cinematografica e di ulteriore cultura intorno al Personaggio e alle rappresentazioni artistiche di vari.

Il percorso di critica artistica/cinematografica deve tendere verso l'infinito, ogni volta una nuova finestra, un nuovo bagaglio di cultura e differenze. Permetteteci un ossequio, lo muoviamo ai piedi della nostra stessa persona, "1000" di questi momenti…