frangipani79 10 / 10 22/06/2006 01:32:13 » Rispondi Un film meraviglioso e struggente, coraggioso, girato alla perfezione e interpretato anche meglio. I detrattori non capiscono la portata di questo film: troppe tragedie ? troppo lento ? E' sbagliato giudicarlo in questo modo. Due anni prima di Crash, che immeritatamente ha preso una caterva di Oscar, La Casa... ha focalizzato l'attenzione, senza buonismi e ruffianaggini, sullo scontro razziale in America. Uno scontro che diventa un pretesto contendendosi la casa, alimentando quella xenofobia latente che abbiamo tutti nei confronti degli immigrati. Però il film prosegue. La famiglia iraniana viene vista dal profondo, dall'interno, e se ne evince un ritratto realistico, di armonia familiare, anche adorando un Dio diverso e con tradizioni un po' eccentriche. L'amore sfrenato per il loro ragazzo, la dolcezza della madre, che non riesce a provare rancore per la Connelly neppure in piena contesa. Sono spunti sociologici che fanno riflettere. Nessuno vorrebbe cedere, ma entrambe le parti percepiscono la bontà di fondo degli altri.
Il film è girato con una sapienza degna di un grande regista, dal quasi esordiente Vadim Perelman. L'insistere sui primi piani, i pianosequenza rende il film estremamente coinvolgente anche per chi non è abituato a piangere al cinema, e si entra nella storia come in prima persona. Un capolavoro assoluto.
La morte del ragazzo di Ben Kingsley è la scena più toccante del film. Ho letteralmente pianto tanto era intensa. Straordinaria anche la parte del poliziotto violento. Alla fine ha quello che si merita, ma la sua negatività, che riflette l'ipocrisia e la prepotenza che in tante personek, è un vero insegnamento di comportamento da non emulare.