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GIOCHI PROIBITI regia di René Clément

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Niko.g     9 / 10  27/05/2015 10:44:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo l'apparentamento al neorealismo italiano con "Operazione Apfelkern" e un altro premio Oscar come miglior film straniero con "Le mura di Malapaga", René Clément tocca il suo vertice artistico con "Giochi proibiti". La guerra è ancora presente, ma stavolta vissuta dal punto di vista dei bambini.
"Se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli" (Matteo 18,3). Le parole di Gesù sembrano tuonare qui come mai prima d'ora. Bambini come esempi da seguire. Innocenti tra i colpevoli. Puri tra i duri di cuore.
Se l'estremizzazione del mondo degli adulti può giustificare qualche critica, certamente il messaggio suona come un duro monito e arriva nel modo più straziante possibile, eppure con grazia estrema, cogliendo tutte le sfumature emotive dei due piccoli attori.
Brigitte Fossey la ritroveremo a fare la mamma di Sophie Marceau ne "Il tempo delle mele". Qui la sua interpretazione ha pochi eguali nella storia del cinema. Forse potremmo scomodare il piccolo Enzo Staiola di "Ladri di biciclette" o Victoire Thivisol, che a cinque anni sì portò a casa la Coppa Volpi, ma capite che stiamo parlando di talenti unici, capaci di una straordinaria intensità drammatica.
Un film a un passo dal capolavoro, una meraviglia dello spirito umano da non perdere.