Guinea Pork 7½ / 10 15/03/2011 20:09:27 » Rispondi Il perchè Nicolas Refn sia stato soprannominato da molti come Il Tarantino Danese è subito chiaro da questo primo capitolo della Trilogia Pusher: citazionismo cinefilo, personaggi noir ribaltati in persone "normali" (le virgolette sono obbligatorie), scene tinte di rosso, argomenti e linguaggio da strada. Ma mentre nel cinema di Tarantino i toni vantano crismi da fumetto, qui l'atmosfera è glaciale e seriosa e l'ironia sta al serbatoio: la galleria di personaggi è trattata in maniera impietosa e la regia, forse un poco pretenziosa, è modesta nell'idolatriare violenza e droga. Refn cerca il realismo nella videocamera a mano e sfrutta l'umanità e la disperazione di Kim Bodnia come unico e possibile Caronte per questo viaggio tra la criminalità di Copenaghen.