david briar 7 / 10 28/03/2014 22:00:18 » Rispondi L'esordio di Winding Refn presenta già alcune delle caratteristiche tipiche del suo cinema,sia in difetti che pregi.
La storia è piuttosto comune e già vista, non particolarmente interessante;gli attori sono discreti ma non c'è nessun personaggio realmente caratterizzato in maniera che lo spettatore possa appassionarsi alla vicenda,lo stesso protagonista è piuttosto anonimo e piatto. Il film a un certo punto tende ad annoiare per la sua ripetitività, e infatti all'inizio doveva essere un cortometraggio,si nota come sia stato allungato,il materiale narrativo non è denso quanto la sua durata.
A sorprendere è la regia:"Pusher" è crudo e disilluso,ma soprattutto realistico per la scelta intelligente di riprendere i personaggi con la camera a mano,sembra di essere la dietro di loro a pedinarli,l'unico filtro è lo schermo.Lo stile documentaristico da una significativa rappresentazione delle conseguenze dell'illegalità: se si è pesci piccoli,pur senza essere cattivi,almeno di base,lo si diventa per necessità di sopravvivenza.L'atmosfera creata è claustrofobica e a tratti molto disturbante,di certo il pregio migliore della pellicola e senza dubbio è il fattore principale per cui è diventata cult nel circuito underground.
Purtroppo la storia rimane quella che è,con alcuni salvataggi poco probabili,momenti riempitivi che almeno potevano essere approfonditi meglio(come quando il protagonista va a trovare la madre) e un finale quasi telefonato nella sua tanto ricercata imprevedibilità.Non dico che una storia semplice sia un difetto,ma se fossero riusciti a trovare una maggiore empatia per il protagonista sarebbe potuto essere un capolavoro,e le fattezze del capolavoro in alcuni momenti le mostra,grazie a uno stile forte e convincente.
Così,rimane una promettente opera prima di un autore molto talentuoso destinato a fare grandi cose,basta vedere il più recente"Drive",dove con una maggiore maturità e potenza espressiva il capolavoro lo si sfiora con un dito..