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DESIDERIO (1936) regia di Frank Borzage

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steven23     9 / 10  08/12/2013 17:17:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie a un abile inganno Madeleine de Beaupre riesce a rubare una preziosissima collana del valore di due milioni e duecentomila franchi e fuggire senza che il gioielliere riesca a farla arrestare. Giunta alla frontiera si fa prendere dal panico per un normale controllo di dogana e infila la collana nella tasca della giacca di Tom Bradley, un ignaro ingegnere in vacanza e con il quale aveva avuto già durante il viaggio in auto un paio di incontri non proprio galanti. Da qui il suo desiderio di recuperare il bottino. Per farlo non le resta che seguire Tom (anche se poi è lui che segue lei) e fingersi interessata alle sue continue avances. Finirà per innamorarsi veramente di lui. A questo punto si troverò di fronte a un bivio, rivelargli la sua vera identità oppure abbandonarlo poco prima del matrimonio per vendere finalmente la collana?

Mi sono trovato di fronte a una deliziosa commedia romantica che, malgrado la struttura non certo a prova di bomba (si assiste a una storia tutto sommato classica e priva di spunti originali), ha dalla sua parecchi punti forti. Il primo risiede nel produttore, un certo Lubitsch; pur non trovandosi direttamente dietro la macchina da presa la sua influenza si percepisce piuttosto chiaramente, specie a inizio film, con quel geniale gioco d'inganno che la Dietrich architetta ai danni di un neurologo e del gioielliere per accaparrarsi la collana. Il secondo riguarda le scelte registiche e l'ambientazione: Borzage mostra una notevole maestria e ci regala inquadrature di gran classe con numerosi primi piani riservati ai due divi da mozzare il fiato (per quanto mi riguarda più quelli di Marlene per ovvie ragioni); l'ambientazione invece risulta quasi inusuale per il genere e da un tocco di esotico alla pellicola che non la penalizza affatto anzi, aiuta a valorizzare ancor di più l'incredibile bellezza dei due protagonisti.
Ecco, li ho lasciati volutamente per ultimi, ma sicuramente meritano un capitolo a parte dato che, in fondo, sono loro il vero motivo d'interesse della pellicola. Parlo dello straordinario binomio Cooper-Dietrich, quanto di meglio si poteva pretendere all'epoca, e non solo a livello estetico. Sono stupendi sotto qualsiasi punto di vista: perfetti nelle loro rispettive parti, attraenti e con una classe a dire poco clamorosa.
Se a tutto questo sommiamo alcuni momenti di sana ironia e leggerezza (quest'ultima sembra comunque pervadere l'intera pellicola) il risultato non può che essere ottimo.
Lo consiglio vivamente!!