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LA RIVINCITA DI NATALE regia di Pupi Avati

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pippo     9 / 10  09/02/2004 22:24:01 » Rispondi
Francamente non trovo che ci sia nulla di male nel concetto di seguito quando questo rappresenta una naturale evoluzione del prototipo, possiede alcune idee e mantiene intatto il feeling dell'originale. Avendo notato la locandina di questo film avevo sperato che fosse degno del precedente. E invece mi sono sbagliato, questo film TIENE TESTA al precedente. Sono un grandissimo fan del primo Regalo di Natale ma questa Rivincita è riuscito a far sì che adesso ciascuno dei due capitoli sia incompleto senza l'altro; è cioè riuscito a creare una sola storia, coerente, credibile, con una realizzazione di classe, divisa in due puntate strutturate in maniera autonoma. In poche parole, due pellicole unite da uno stesso grande maestro, l'una del periodo degli '80 e l'altra del dopo-duemila. Le più importanti novità di questo seguito sono: la presenza di una ben più massiccia dose di tensione (dà l'effetto di un thriller a volte, pur non essendolo affatto); una maggiore varietà di stili di scrittura (mentre Regalo di Natale forse era impostato più schematicamente, quasi monocorde, qui troviamo eccessi di amarezza e di sarcasmo); l'idea della partita a poker ha un altro connotato (stavolta è una sorta di "macchina della verità" che rivelerà un orrendo grado di squallore che investe praticamente tutti). Per il resto, ben vengano le rimpatriate, i vecchi protagonisti, uno più bravo dell'altro, il solito Riz Ortolani alle musiche (bravissimo, sempre) e la tradizione Avatiana. Un piccolo film, che non avrà mai un grande pubblico, ma dai contenuti eccellenti, con una sceneggiatura sapientemente architettata e magistralmente rappresentata. Complimenti Pupi.


P.S. Una domanda: perchè le attrici di contorno recitano tutte tanto male? Sembra quasi fatto apposta...Voi che ne pensate?