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ERASERHEAD regia di David Lynch

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Invia una mail all'autore del commento wega     9 / 10  22/06/2009 20:00:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Primo straordinario e inquietante lungometraggio di David Lynch. Era il 1929 quando un certo Luis Bunuel riversava del plasma come firma d' autore. Sono passati quasi 50 anni, mezzo secolo per vedere un altro gesto iniziatico (una sverginata per davvero se vogliamo) nel fluido che fuoriesce dal pollo meccanico. Un fluido che passa attraverso un buco. E un buco ricomparirà in tutte le opere lynchiane, stretto, scomodo, di difficile e non sempre certa accessibilità (a ben vedere dai voti che ogni tanto affiorano), portale di ingresso usato da questo grande surrealista con il quale ha sempre cercato di manipolare la ragione e di arrivare all' inconscio, forse il regista che sarebbe stato amato da Freud. Ma il paragone con Bunuel finisce lì, tra l' altro paragonabili sono i soli "Un Chien Andalou" e questo "Eraserhead" delle intere rispettive filmografie. Lynch con Bunuel non c' entra proprio nulla, Lynch è un artista che ha sempre (e solo, a parte le recenti critiche ad Hollywood)) cercato di dare vita a quel misterioso mondo che è il sogno; e l' incubo con diretta se non ovvia correlazione. Questa opera prima del Maestro Lynch non ha spiegazioni, e se Bunuel/Dalì continuamente dichiararono che è da idioti esaltare l' impossibilità di trovare un significato al loro primo lavoro, è altrettanto da idioti cercare invece di trovarne uno in "Eraserhead" (e di scemenze idiote qui se ne leggono). A conti fatti, resta il sol lasciarsi piacevolmente ingannare da questa non-logica degli eventi, dalla fotografia surreale, e di vivere questo incubo ad occhi aperti perché mai più se ne vedrà un altro uguale.
ULTRAVIOLENCE78  22/06/2009 20:02:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bhè, però un filo conduttore di fondo c'è... Prima o poi devo decidermi anch'io a commentare questa pellicola...
Invia una mail all'autore del commento wega  22/06/2009 20:32:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi non mi mettere subito in difficoltà, che c' ho un certo timore reverenziale nei tuoi confronti. Beh sì certamente entrambi sono autori onirici che che se la giostrano nei sogni, ma Bunuel, a parte "Un Chien", ha sempre usato solo qualche flashback, e per spiegare all' origine la critica anticlericale o borghese di quello o quel altro film. Lynch filma proprio gli incubi minchiarola. La messa in scena surrealista di Bunuel dal '50 in poi è sempre stata fatta con "cose" del quotidiano, gli animali (ah ti ricordi il gallo a 10 cm dalla faccia del cieco per terra in "Los Olivados"), il sacco di yuta etc, tutt' altro cinema, almeno per come la vedo io al momento, rispetto a quello di Lynch. Va beh poi io dico che non c' entra niente per spararla grossa.
ULTRAVIOLENCE78  22/06/2009 20:50:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non intendevo un filo conduttore tra Lynch e Bunuel; paragoni a parte, volevo semplicemente dire che, all'interno di Erasehead, s'intravvede un nucleo tematico di fondo che fa da filo conduttore per tutto il film.
Invia una mail all'autore del commento wega  24/06/2009 20:45:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah allora, e sarebbe?
ULTRAVIOLENCE78  29/07/2009 17:38:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Qualcosa ho provato a spiegarla sopra. Ciao.