kowalsky 7½ / 10 27/10/2006 19:52:18 » Rispondi Astruso o forse elementare, spiazzante eppure riconoscibile, "Blue Velvet" sembro' a tutti gli effetti il primo serio tentativo Lynchiano di sovvertire i generi, e di spogliare gli stereotipi al servizio di un grande talento visionario- Un modo indicativo di fare cinema manipolando e dissacrando tutto cio' che il pubblico ama vedere, compresa una forte componente sessuale (ma piu' che altro indotta). Putroppo a suo sfavore giocano i protagonisti, non all'altezza del ruolo preposto, e la Rossellini fatica ad essere realmente carismatica, anche quando canta la title-track e sconvolge quel mausoleo di Rondi direttore della mostra del cinema di Venezia che ha "rifiutato il film perchè amico della Bergman", un po' come dire che la figlia sta prendendo una cattiva strada, sic... se la strada è quella giusta, la recitazione fa rimpiangere quella della madre. Al di là di certe riserve, il film è affascinante come pochi, e la delirante, folle interpretazione di Hopper (soprattutto quando usa la maschera per intossicarsi) è da antologia.
Dick 12/10/2007 20:29:10 » Rispondi Insomma c' è qualcosa che non ti torna.