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CUORE SELVAGGIO regia di David Lynch

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Invia una mail all'autore del commento Enzo001     7 / 10  18/07/2008 02:02:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Umorismo e sarcasmo, realismo e dramma: cangiante mosaico d'ambiguita e personaggi più o meno intriganti.
Agrodolce fiabetta trendy al retrogusto underground firmata David Lynch, sempre abilissimo nel non prendersi mai troppo sul serio (cfr "I segreti di Twin Peaks"). Dimensione fumettistica e volutamente onirico - grottesca fa da contorno ad un variopinto thriller dalle leggere cadenze "nere", dove la violenza è sempre dietro l'angolo. Un kitsch dal sapore unico e ambivalente, che non tarda a sfociare nel ridicolo o nel follemente geniale; come a voler porre l'accento su una voluta (?) ambiguità di fondo. Tocca allo spettatore parafrasare e radiografare le arcane "strade perdute" lynchiane, valutandone l'essenza primordiale. Il risultato è un'opera che sa d'incompiuto (con particolare riferimento alla tematica del "cuore selvaggio"), o, meglio, di "indecifrabile"; lontana dalla magnificenza di "Velluto Blu", eppure stranamente affascinante nel suo essere graffiante. In bilico fra capolavoro e ciofecone, "Wild at heart" sembra aver smarrito la sua raison d'être; un David Lynch, forse, eccessivamente sopra le righe (non è da meno il semi-imbambolato Cage), alla ricerca di uno stile che emergerà (e ci scombussolerà!) in seguito.