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CUORE SELVAGGIO regia di David Lynch

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  03/12/2008 11:04:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lynch anche nei suoi lavori meno riusciti si rivela un maestro assoluto.”Cuore selvaggio” è la storia di due amanti in fuga verso il Texas,inseguiti da un manipolo di brutti ceffi decisi ad eliminare il ragazzo su ordine della perfida ed alcolizzata madre di lei.Tutto potrebbe far pensare ad un road movie con sfumature noir,ed invece ancora una volta l’operato di Lynch si rivela molto più complesso e contorto rispetto ad classico un film di genere.Questo non certo per la trama che è facilmente comprensibile,quanto per la visione del mondo che ci viene imposta,una baraonda surreale,grottesca,quasi parodistica di personaggi spesso sopra le righe,quasi fossero appena fuggiti da un fumetto o da una delirante realtà parallela. Come al solito sono ravvisabili tocchi surreali e di ostica comprensione che Lynch si diverte a mettere in scena come d’abitudine,ma mentre uno straordinario accompagnamento sonoro avvolge il tutto,la passione brucia come il fuoco assassino o come le miriadi di sigarette che tutti quanti fumano,come i fiammiferi inquadrati con insistenza in primo piano,forse simbolo di una caducità inevitabile e rappresentazione della forza seppur effimera dell’oggi.Un incidente mortale scompagina il destino dei ragazzi,la strega cattiva che li insegue pronta a manipolare il loro vissuto e a condannare all’arrendevolezza gli uomini è in agguato,magari sotto l’orrido ghigno di Billy Perù(uno straordinario Willem Dafoe),oppure attraverso la bellezza stravolta di Isabella Rossellini o ancora attraverso la cattiveria della madre,ingannevole immagine di giovinezza messa in atto mediante pesanti strati di trucco,unghie laccate e parrucche bionde.Le sequenze da urlo,ad esempio quella alla rapina alla banca, sono numerose,allo stesso tempo qualche fase di stanca è però ravvisabile soprattutto nel momento in cui Lynch decide di virare con energia nella tragicommedia.Non sempre quindi “Cuore Selvaggio” appare ben equilibrato,con momenti di cinema esemplare che si avvicendano ad altri meno riusciti,il continuo rifuggire la banalità e spiazzare lo spettatore non sempre paga,ed in questo caso un Lynch ancora non in grado di tenere a freno i suoi deliri ed ossessioni professionali (che affinerà splendidamente in seguito)ogni tanto tende a sbandare.Discutibile anche la scelta degli attori protagonisti,l’accoppiata Cage/Dern pare non avere la forza necessaria per rendere merito a due personaggi così sfaccettati,rimane comunque la consapevolezza di aver assistito a qualcosa di non comune,un’esperienza che trascina e avviluppa in una dimensione da sogno (o incubo) senza mezzi termini.