kowalsky 7½ / 10 13/04/2007 00:09:46 » Rispondi Bello, veramente bello: uno spaccato della "giungla d'asfalto" messicana e un ritratto indimenticabile di un'artista (immaginario) maledetto e a modo suo "eroico". Raro esempio in cui la trama non è solo un pretesto per lanciare un musicista di talento in questo caso Jimmy Cliff: il film è un vero e proprio oggetto di culto, e lo consiglio caldamente a tutti. Se fosse stato girato vent'anni dopo, avremmo potuto azzardare un paragone scomodo tra Ivan Martin e la brutta fine di Peter Tosh, altro eroe del Raggae caduto in disgrazia. Henzell fa un'agiografia, o persino una sorta di Divinità, di un personaggio come Martin, e questo pregiudica il mio 8 iniziale che scende a un (rispettabile) 7,5. Tuttavia Cliff recita decentemente, e quando canta "Many rivers to cross", canzone di una bellezza immortale, il cuore si scioglie e scendono vere lacrime. Insomma, nonostante tutto ho amato davvero tanto questo film