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GRINDHOUSE - A PROVA DI MORTE regia di Quentin Tarantino

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DogDayAfternoon     6½ / 10  28/08/2015 13:48:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che sia un film di Tarantino lo si capisce dalle prime inquadrature, che sia uno dei meno convincenti tra i suoi lo si evince altrettanto immediatamente, non appena i personaggi danno fiato alla bocca. Perché par quasi impossibile ma ciò che convince meno di questo film sono proprio i dialoghi: parliamo di Tarantino, per cui ci si aspettano battute da mandare a memoria una dietro l'altra. Non è questo il caso, il film è zeppo di dialoghi lunghissimi, vuoti, poco accattivanti, dove una parolaccia ogni due per tre (specialmente nel secondo gruppo di ragazze) invece di renderli più fìghi non fa altro che sminuirli del tutto. Per inciso, i peggiori dialoghi che Tarantino abbia mai scritto restano comunque ben al di sopra della media dei dialoghi degli ultimi 15 anni.

Che la trama sia abbastanza vuota lo si sapeva già per stessa ammissione di Tarantino, ma allora bisognava creare personaggi di maggiore spessore (non c'è una delle ragazze che emerga dalla mediocrità nonostante delle buone interpretazioni da parte di tutte), Stuntman Mike non è sfruttato come si dovrebbe specialmente nella parte finale.

Però non posso nemmeno dire di essermi annoiato, certo non me lo sarei mai aspettato che le scene migliori fossero quelle di pura azione, che sono davvero spettacolari. In particolar modo quando Stuntman Mike fa provare per la prima volta l'auto a prova di morte alla ragazza bionda la dose di angoscia è abbastanza elevata.

Il solito (auto)citazionismo, in dosi molto massicce stavolta, a qualcuno può dar fastidio, personalmente non lo disdegno e anzi lo trovo un'ottima furbata per far in modo che lo spettatore guardi e riguardi i film del regista sempre con maggiore attenzione per cogliere ogni sfumatura e particolare.

Credo che per essere più obbiettivi possibile, bisogna togliersi dalla mente 'Le Iene' e 'Pulp Fiction' quando si guarda Tarantino.