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LA CITTA' PROIBITA regia di Zhang Yimou

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Weamar     8 / 10  28/07/2013 19:53:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film incantevole, purtroppo goduto a metà se non si conosce la storia cinese.
La pellicola di Zhang Yimou, che conclude così la sua trilogia di amori tragici, narra le vicende di una famiglia imperiale ormai al collasso. Non a causa di guerre o di lotte intestine, ma per questioni prettamente famigliare.
Se da una parte abbiamo un Yun-Fat perfetto nel suo ruolo di gelido imperatore celeste, dall'altra abbiamo una Gon-Li in stato di grazia; e non è solo l'interpretazione di questi due mostri cinesi a dare vita al film, ma l'elegantissima, a volte troppo, scenografia che ruota attorno al film e che sembra voglia sottolineare in maniera più pressante le incoerenze di fondo. Se da un punto di vista estetico il dorato padroneggia su tutto - simbolo della bellezza sempiterna - è il rosso del sangue il suo vero opposto. Uno ying&yang continuo.
Da brivido, per finire, la musica: un argomento di cui spesso si ignora l'esistenza. La stessa in più sequenza, quasi si volesse far notare la ciclicità degli eventi che, a mano a mano, prendono una direzione fin troppo ovvio.

Escludendo alcuni errori storici - la Città proibità venne creata durante la dinastia Yuan e abitata dai Ming in poi, anni e anni dopo la dinastia dei Tang che ha, come intermezzo, la Guerra dei 16 regni - un bellissimo film che tutti dovrebbero vedere.