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TITANIC regia di James Cameron

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  18/03/2005 21:22:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tento di riesumare un "Mostro" scomodo, a difesa del film di Cameron e soprattutto di Di Caprio... Vero e proprio Bignami dell'invadenza medianica, e del romanticismo atemporale delle signore e signorine davanti a cio' che nasce come autentico "Via col vento" della nostra generazione... Ma non solo: è anche l'opera che si fonda sul compromesso tra antico e moderno, tra passato e futuro, celebrando i fasti di un decor antisegnano (come il San Francisco degli anni trenta, per esempio) e nondimeno l'inevitabilità passiva dell'uso del digitale, tutt'al più falsato dall'evidente uso (macchinoso) che se ne fa Eppure... eppure il talento visionario di Cameron, vero e proprio erede di Hodgson (chi ha mai letto niente di H.?) al cinema, "emerge" alla grande Di grandissimo impatto horror la sequenza dei tanti corpi annegati, volti spettrali,, che galleggiano nell'acqua... meno convincente la denuncia sociale, che tende solo a enfatizzare una storia d'amore cui fa capolino la micidiale vituperata e tediosa scena con in sottofondo l'altrettanto nauseante torch-song della Dion (la prima che avrebbe dovuto annegare, aggiungo io da bravo musicologo). Secondo me Titanic è soprattutto un film dignitoso, (7), cui pero' la Presunta Immortalità del Progresso, le speranze enfatizzate di un Mondo Nuovo che cerca con ogni mezzo di passare alla storia anche attraverso la più grande nave di sempre, (ed è emblematico che le grandi scoperte e invenzioni siano sempre testimoniate da quel mondo di ricchi presenti praticamente ad ogni inaugurazione simbolica) e la successiva illusione trafitta da una simile tragedia fanno pensare al capolavoro assoluto. Al di là della tecnologia - utile ai fini di elevarsi e distaccarsi dal pretestuoso fallimento del cinema catastrofico più in voga - è qualcosa che va riportato immediatamente in quegli anni prolifici. Più o meno allora, un incendio distrusse un cinematografo francese provocando la morte di diverse persone, altro esempio di una tecnologia estinta, interrotta, discussa Invece per fortuna il cinema è ancora qui, altrimenti non potremmo parlarne in questo sito. Nel potere dell'Uomo moderno di perseguire un obiettivo enorme, fino in fondo, per l'arte, la scienza, l'industria e la società, di rialzare il capo dopo una sconfitta tanto bruciante e lorda di morte e vittime innocenti, c'è qualcosa di realmente ENORME che andrebbe preservato. E che mi insegna a superare la diffidenza e lo smaccato romanticismo del film
edo88  30/04/2008 00:26:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...sì, perché dopotutto è proprio un bel film.