julian 9 / 10 27/04/2008 16:11:29 » Rispondi "Un banchiere accusato ingiustamente dell'omicidio della moglie viene condannato all'ergastolo e finisce in un carcere di massima sicurezza dove conoscerà l'orrore della violenza ma anche la speranza e, forse, una possibilità di riscatto". Dopo aver letto ciò tutti pensano tra sè e sè: vuoi vedere che se anch'io faccio un film sulla dura vita dei detenuti mi becco tutto questo successo ??? E in effetti qualcuno deve essersi accorto che Darabont calpesta terreni sicuri quando fa un film: si trova un bel racconto di King e sfonda sicuro perchè la trama è una di quelle che commuovono. Una volta fatto tutto questo discorso ci si dovrebbe chiedere: perchè tutti questi 9 e 10 e perchè il secondo posto nella classifica di IMDB ? La risposta ve la do io: il film di Darabont è talmente bello che non lascia pensare ad altro. Lo spettatore ad un certo punto si dimentica dei presunti secondi fini del regista e si lascia ubriacare da un film che sarà anche stato fatto solo per far piangere, ma che è obiettivamente realizzato bene. Alla fine bisogna arrendersi allo strapotere delle scene chiave (si pensi alle nozze di ****ro che si libra nell'aria), dei discorsi, delle formidabili riprese aeree e degli attori, il cui solo sguardo esterna tutta la sofferenza e il briciolo di speranza che ancora è sepolto da qualche parte. Tutto ciò ci fa infine capire che non basta la storia commovente buttata lì a caso a fare il film, ci vuole la persona che sa ben conciliare il saper fare cinema con il saper toccare il cuore della gente. E questa persona è Frank Darabont.