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L'ATTIMO FUGGENTE regia di Peter Weir

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pier(pa)     7 / 10  22/04/2009 20:19:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come non apprezzare quest'opera di intellettualismo social-popolare, quasi dedita ad un intento eudaemonistico, con il saggio professore (chi non gli ha voluto un bene immenso?) abbastanza colto ed abbastanza "buono" da offrirci un modus vivendi che somiglia ad una promessa antichissima di semplice felicità.

Non voglio dire che trionfa una certa retorica, ma il buon Keating sottovaluta molti aspetti della "vita", e in fin dei conti, il suo è un personaggio razionalmente ridotto, molto fedele alla "volontà". Quanto basta per estasiare i palati dell'uomo, per aumentare la sua gioia, e far sentire la potenza della sua vita vissuta. Tra Whitman e Orazio, fino all'amore per i propri desideri, la lotta per la loro realizzazione, Keating è una luce, una speranza, ma soprattutto una fede. La si può condividere, ci si può credere, ma una fede è tale in virtù di una verità che non può assicurare. Il fedele Peter Weir passa, invece, tutta la pellicola a rassicurarci sulla "bellezza" di questa fede.

Detto questo il film risulta eccellente, bello, commovente. Il finale non è da sottovalutare, in quanto riscatta in parte, l'unilateralità trionfante di tutte le due ore di pellicola, ma è troppo poco per evitare la lezione di Keating, vero veicolo concettuale del film.

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Bathory  22/04/2009 21:31:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tralasciando le parole e le proposizioni volutamente ricercate, degne dei tuoi studi pseudo-filosofici, in questo (ben confezionato) commento dimostri tutto il tuo cinismo, e la tua altezzosità, da buon radical chic quale sei..

L'attimo fuggente è un film unico, e parlare di FEDE, per quanto riguarda il rapporto tra il professore Keating e i suoi alunni mi pare una castroneria infinita...

P.S. Quali sarebbero gli aspetti della vita che sottovaluta...sono curioso di sentire..
pier(pa)  22/04/2009 21:39:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Radical Chicchismo non c'entra, sai bene quanto lunge da me una cosa simile.
La fede è innegabile, e se il finale apriva uno spazio d'inquietudine nelle "teorie" del professore (visto che il protagonista paga "l'altra faccia della medaglia" di ciò che Keating professa), l'ultimo "gesto" degli altri studenti ritorna indietro, sulla fede appunto, che neanche un evento a lei contrario può scalfire.
Ciò che Keating non vede è proprio "l'altra faccia" di quello che dice. Manca dell'elemento negativo (in senso di negante), con cui ci si deve sempre confrontare.