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I DANNATI DI VARSAVIA regia di Andrzej Wajda

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9½ / 10  25/06/2010 00:59:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho inseguìto questo film da una vita, e adesso che l'ho visto posso dire che si tratta di un vero e proprio CAPOLAVORO, dotato com'è di un realismo impetuoso e girato con una tecnica registica superlativa (es. la sequenza del reperto di corazzata che vaga minaccioso tra i bombardamenti).
Aleggia un sentore di morte fin dalle prime immagini, dal dramma personale di un musicista alla vitalità che sprigioniano ancora questi uomini condannati ad essere "dei sacrificati".
Poi arriva tutta l'odissea infernale (non per niente viene citato Dante) nei sotterranei, che porta i sopravvissuti a cedere alla libertà e alla vita, in una via di fuga disperata venata di morte e soprattutto di follìa.
Una specie di cinema horror in versione bellica, a dimostrazione che niente può raggiungere lo schifo e, appunto, l'orrore Conradiano della guerra.
"Il silenzio mi ferisce le orecchie", cita una scena del film, e quello che percepiamo è proprio questo. L'ombra di una sopraffazione del destino così sorda alle suppliche dell'umanità