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LE IENE regia di Quentin Tarantino

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Filman     9 / 10  12/05/2018 01:49:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una delle molteplici fatiche artistiche di Quentin Tarantino è stata quella di annullare il gap tra cinema di genere e cinema d'autore nel suo periodo di maggior criticità e disparità. La produzione di questa filantropia non programmatica verrà a durare una carriera e la soluzione dissipata in una pluralità di atteggiamenti, ma il primo passo avverrà con RESERVOIR DOGS nel suo principio di atemporalità e, vezzo ancor più pregevole, nella scrittura "casual" dei suoi dialoghi immediati, informali e normali, esperimento che (oltre a venir insegnato nelle scuole di cinema) si dissolverà nel mare della commedia americana a venire ma che nasce in maniera palpitante in un continuo interscambio di battute indipendenti dalla trama e dagli atti della stessa, sconnesse eppure pesanti, involontarie eppure in risalto, al servizio della quasi totale riscrittura dell'elemento "gangster" pregnante l'esordio del regista, intento a divertire e divertirsi con l'unità di misura meno divertente nel cinema d'élite e avente scopi funzionali nelle pellicole d'intrattenimento: la volgarità e la violenza. E' con un dosaggio di estrema devozione per l'arte più alta e un felice e futile sentimento per il cinema come passatempo che Tarantino parte in quinta con un capolavoro che strizza l'occhio al post-moderno pur non immergendosi totalmente, dimostrando d'essere ovviamente acerbo nella tecnica ma dettagliato nell'immaginario del film, tanto da poter raccontare d'una storia omosessuale (Mr Orange e Mr White) senza che nessuno se ne renda conto.
Angel Heart  12/05/2018 13:07:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"tanto da poter raccontare d'una storia omosessuale (Mr Orange e Mr White) senza che nessuno se ne renda conto."

Io che ho visto il film in questione tipo un miliardo di volte, essendo uno dei miei film preferiti da sempre, più che non rendermene conto non l'ho mai interpretata così, pur comprendendo in parte il perchè di questa affermazione, credo dovuta da una certa tipologia di atteggiamenti (anche solo uno sguardo) di uno nei confronti dell'altro.
L'ho sempre vista semplicemente come un'amicizia molto sentita e sincera sviluppatasi come un rapporto protettivo, premuroso, anche di adorazione tra padre e figlio, tra professionista e novellino, e dove il senso di lealtà, sempre in ambito di pura amicizia, viene comunque prima di tutto (cosa evidente, da parte di tutti e due, fino ai secondi finali).

Capisco cosa si intende, ma di mio sinceramente non ho mai percepito nulla di evidente o sottointeso come omosessuale, pur notando degli atteggiamenti appunto che in generale potrebbero far intendere che ci sia qualcosa di più. Ma credo sinceramente che la linea tra amicizia tra uomini e qualcosa di più di una semplice amicizia tra uomini sia ben marcata e mai valicata. Certi sguardi, certi atteggiamenti o certi contatti fisici (specie in fase post-rapina, con Orange in stato di shock e condizioni fisiche gravi costretto ad affidarsi alle cura di un White spinto appunto da un senso di premura e lealtà tipica anche del codice criminale) sono tutti fattori che secondo me non sconfinano mai oltre un puro e semplice affetto tra amici.
Filman  17/05/2018 19:37:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io la vedo in maniera diversa, perché si parla di Harvey Keitel e di un ottimo seppur giovane Tim Roth, due grandi attori che sanno al 100% cosa fanno sul set, e di un regista che come ho scritto fa del dettaglio una delle sue armi vincenti. Non si parla tanto di Mr White che pettina Mr Orange, che gli chiede se vuole un pom*ino o che lo tiene per mano, cose che sullo script immagino fossero scritte ben in evidenza, ma di piccoli contatti fisici fuggevoli e apparentemente inutili o di sguardi come hai detto tu, che di certo non erano scritti. Senza contare che Tarantino ci tiene a farci vedere che Mr Orange indossa un anello prima di entrare in scena sotto copertura per poi non indossarlo mai in presenza di Mr W... e ripeto, Tarantino, è uno che coi dettagli ci va a nozze, soprattutto nel caratterizzare i personaggi.