Il film inizia con un dialogo di 8 minuti sui significati nascosti di Like a Virgin, la discussione è un blaterare di qualcosa che non avrà nessun legame con il film, una semplice, stupida, assurda, insensata discussione fra amici. Esiste un infinito mondo nascosto nel quotidiano dove Tarantino va a pescare sorprendendo tutti.
L'episodio centrale del film è una rapina ad una goielleria che come tutti sappiamo non vedremo mai. Ci titroviamo in un magazzino completamente vuoto e claustrofobico, un ferito da arma da fuoco a terra e due persone con dei colori al posto dei nomi che si chiedono cosa sia andato storto nel colpo, convengono che deve per forza esserci una talpa nella banda.. Ogni personaggio ha una sua verità ed una sua versione che entra in collisione con le altre. Il lago di sangue del ferito scandisce il passare del tempo, nel frattempo al magazzino arrivano tutti i componenti della gang e assieme a loro arrivano anche i flashback che ci fanno conoscere meglio i protagonisti. A questo punto noi non sappiamo praticamente nulla, la rapina non l'abbiamo vista, non sappiamo cosa sia andato storto e non sappiamo chi è la talpa. Piano piano grazie ai flashback e a delle confessioni cominciamo a saperne di più, quando finalmente abbiamo scoperto tutto siamo rimasti i soli. Siamo arrivati nel magazzino che eravamo quelli che ne sapevano meno di tutti e usciamo che siamo gli unici a sapere come sono andate le cose.
Il capolavoro di Q.T. è giocato essenzialmente sulle tensioni psicologiche dei personaggi, girato in un magazzino vuoto con uno stile che enfatizza il senso di isolamento evidenziando così la psicologia dei personaggi. La particolarità di questo film e la genialità del regista risiedono nella progressione narrativa che invece di costruirsi attorno all'evento dinamico (la rapina) si articola sulle opposizioni dei protagonisti che uno alla volta si devono confrontare per scovare la talpa, che per gran parte del film non ne siamo a conoscenza.. I personaggi vengono conosciuti un po alla volta grazie ai flashback che ne esplicitano il background e la personalità piuttosto che eventi in grado di spiegarci cosa sia successo alla gioielleria, così quando rientriamo nel presente della storia siamo empaticamente più vicini ai personaggi. Il finale è una tragedia dove causa un fuoco incrociato muoiono tutti, l'unico a scappare e Mr Pink, il più individualista, il quale aveva già creato problemi con l'armonia del gruppo nella discussione delle mance.
Il film è centripeto, tutti i particolari esterni vanno a comporre il quadro centrale, come se avessimo i pezzi centrali di un puzzle ma ci mancasse il contorno. Lo stile poco Hollywoodiano di Q.T. è basato sulla conoscenza prima delle risposte e poi delle domande con la conseguente inversione temporale della narrazione. Nonostante questo procedimento sia molto complicato nel film non risultano incongruenze narrative o buchi. Il film è tratto da City on Fire di Ringo Lam e qui si potrebbe aprire un capitolo su chi considera Q.T. un cleptomane artistico e chi lo considera un genio..
Tom24 15/10/2006 18:31:21 » Rispondi mr pink viene ucciso subito dopo dalla polizia kome si può sentire dai rumori di sottofondo, nn riesce a scappare...
Sig. Chisciano 28/04/2007 18:42:30 » Rispondi non penso venga ucciso ma semplicemente catturato.
Sig. Chisciano 16/10/2006 13:37:47 » Rispondi Mi hanno già detto questa cosa, non ho ancora riascoltato l'audio ma lo farò.. ciao