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LA SETTIMA DONNA regia di Franco Prosperi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  21/04/2011 11:18:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non male questo rape & revenge italiano,sicuramente molto meno disturbante rispetto ai più conosciuti "L'ultima casa a sinistra " o "I spit on your grave",comunque dotato di un discreto impatto sebbene le violenze più crude restino sempre fuori campo.
La messa in scena ordita da Prosperi induce ugualmente una buona tensione:l'utilizzo del ralenty nelle sequenze più forti,il tappeto sonoro martellante,gli insistiti primi piani sui volti distorti di carnefici e vittime,la follia dei rapitori,sono tutti elementi incisivi nel determinare un'atmosfera di tangibile nervosismo.
La scena più tosta richiama alla memoria il finale di "Avere vent'anni" e chi ha visto la pellicola di Fernando Di Leo sa già cosa aspettarsi.
Il soggetto presenta qualche imperfezione,a tratti dà la sensazione di essere fin troppo calcolato al fine di giustificare la presenza di certe scene.Bisogna infatti ammettere che le forzature non mancano,ad esempio il primo omicidio è un po' troppo gratuito,come se Prosperi avesse fretta di shockare lo spettatore.Stesso dicasi per alcuni espedienti narrativi caratterizzati da una coerenza quanto meno fragile.
Interessante il personaggio di Florinda Bolkan,spinta a disconoscere la propria fede per salvaguardare se stessa e le sue allieve,la sua risolutezza è descritta in modo approssimativo ma quanto meno è da premiarsi la ricerca dell'elemento contrastante che ridicolizza la disposizione all'indulgenza.Meno convincenti sono Aldo (Ray Lovelock) e Walter (Flavio Andreini) figure troppo instabili all'interno di un plot che pur rischiando spesso di sbracare riesce a tenere fino all'ultimo.