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IL VENTAGLIO DI LADY WINDERMERE regia di Ernst Lubitsch

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adrmb     8 / 10  13/01/2020 10:57:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parola d'ordine: raffinatezza. Lubitsch è bravissimo nel modo in cui trasmette enfasi all'opera teatrale di Oscar Wilde, destreggiandosi benissimo tra momenti genuinamente toccanti (merito dell'espressività facciale delle due attrici protagoniste, Irene Rich nel ruolo di Mrs. Erlynne e May McAvoy in quello di Lady Windermere) e altri più leggeri in cui con molta raffinatezza appunto Lubitsch muove una non tanto velata critica nei confronti delle ipocrisie dell'alta società: di sequenze da citare a tal proposito ce ne sono, come le diverse inquadrature con cui viene ripresa Mrs Erlynne all'ippodromo attraverso i cannocchiali, oppure il modo in cui catalizza progressivamente l'attenzione di gentiluomini prima e gentildonne dopo al party dei Windermere. Molto divertente anche la sequenza in cui con un semplice suono di campanello il regista permette di capire il grado di intimità di un rapporto. E' proprio l'estrema agilità con la quale si passa da un tono all'altro, sempre spontaneamente, a rendere speciale questo film (e il sottofinale addirittura, in cui Mrs Erlynne sceglie di auto-esiliarsi volontariamente per salvare la faccia alla figlia è uno dei più toccanti mai visti). Non mi stupisce affatto che il "tocco Lubitsch" così come viene definito abbia fatto scuola e lui sia stato maestro di quel geniaccio di Billy Wilder, un altro che passava dalle commedie ai noir e film sociali con estrema agilità.

Daje Ernestone, vedrò di recuparmi altro di tuo.