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SOTTO IL SOLE DI ROMA regia di Renato Castellani

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  02/05/2007 22:23:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Affine sia al neorealismo di Zavattini che al neorealismo "rosa" foriero di successi soprattutto negli anni successivi, Castellani è stato uno dei grandi incompresi del cinema italiano.
"Sotto il sole di Roma" è una squisita rievocazione dell'Italia del dopoguerra, attraverso racconti che da uno stile quasi documentaristico sfiorano quasi l'arte "minore" (minore?) del fotoromanzo, in voga in quegli anni.
Ma resta anche uno solido spaccato sociale, agrodolce e appassionato, con diversi attori non professionisti (c'è anche Sordi in una piccola parte, in anni di gavetta prima di diventare popolare) e un certo realismo nazional-popolare, sicuramente più lieto o comunque meno amaro del radicalismo poetico di Zavattini-De Sica. Si riconoscono, in piccole parti, proprio attori che hanno già preso parte ad altri film del genere, e poi sono completamente scomparsi.
Memorabile "Mattinata fiorentina" (che c'entra con Roma?) di Rabagliati, specchio di un'epoca, che esordisce con un refrain ("E' primaveraaa...") che poi diverrà il titolo di un nuovo film del regista