kowalsky 7 / 10 28/05/2007 23:31:38 » Rispondi Quando avevo commentato "a caldo" questo pregevole film, dopo averlo visto alla scorsa edizione della Mostra del Cinema, avevo delle perplessità che col tempo si sono smorzate. Il difetto è proprio quando il regista - sicuramente influenzato da Kiarostami - scivola nel melodramma furbetto verso il finale. La storia del ragazzo che vuole vendicarsi del padre assassinato sullo sfondo di un paese in guerra con se stesso e i personaggi principali sono resi però splendidamente: Atim che lavora come panettiere dove il padrone è l'assassino del padre, la sua forma di ostilità che rischia di tramutarsi in rinuncia e solitudine mi hanno ricordato un bellissimo film dei Dardenne, "Le fils". Lo stesso Nassara (straordinario l'attore) affascina e turba nella sua luciferina crudeltà, ma alla fine vive i contrasti morali come molti altri, pronto ad occuparsi paternamente del "figlio" che lo vuole togliere di mezzo. Una sorta di moderna rilettura Edipica attraverso la quale i contrasti, gli sguardi, i lunghi silenzi carichi d'odio e di vendetta, dicono più cose di tante immagini. C'è una forte tensione emotiva in questo film sommesso e indipendente, che lo rende profondo e ricco nella sua sobrietà