caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'AMORE E' ETERNO FINCHE' DURA regia di Carlo Verdone

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Il Messere     8 / 10  23/02/2004 13:00:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E` sempre un piacere andare al cinema a vedere l'ultimo Verdone. Cineasta comnpleto e personaggio tutt'altro che univoco, i suoi film spesso e volentieri danno pero` l'idea di essere inconclusi. Nel 2000 ha toccato il fondo tanto con il cinese in coma quanto con la vampira Zora. Qui` a Roma si vociferava di un periodo di grossa crisi per il nostro Carlo, il quale s'e` tenuto infatti alla larga dagli schermi per 3 anni. Rinato (o quasi) l'anno scorso con un film che rimandava ai caratteri tuttosommato sofisticati di Maledetto il giorno che t'ho incontrato lasciando ampio respiro ai comprimari come in Compagni di scuola, Verdone annuncio` ridondantemente la "seconda fase della sua carriera". Un po` metodico, ma come dargli torto? Qualcosa e` cambiato, per certi versi decisamente in meglio. Cosi` se Ma che colpa abbiamo noi era un bel film, di indubbia rigorosa fattezza ma ahime un po` forzato nell'ironia, L'amore e` eterno finche` dura e` finalmente un film concluso, dopo la cui visione non nutri rimpianti di sorta.
Con tempi narrativi impeccabili (ne e` la riprova che non ho mai giuardato l'orologio), battute talvolta deliziose talvolta esilaranti, un gruppo d'attori ineccepibile, ma soprattutto una vicenda a tutti gli effetti. Non gliene vogliamo a Carlo se alcune coincidenze sono un po` forzate per favorire l'intreccio, perche` la scneggiatura e` veramente impeccabile (e ti credo! e` stata scritta una dozzina di volte).
Lo scorso autunno Paolo Virzi`, con la sua Caterina, aveva rappresentato il perfetto contraltare alla descrizione furbetta e ruffiana degli adolescenti romani di Muccino. Allo stesso modo L'amore e` eterno finche` dura affronta assai piu` eloquentemente e concretamente il discorso della famiglia Ristuccia del patinato Ricordati di me. Cosa ce ne facciamo di un mestierante come Muccino nel momento in cui il nostro cinema puo` vantare autori come Virzi` e Verdone?
andreapau  25/02/2004 15:04:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
concordo pienamente con la tua analisi del film ma non vedo che c'entri muccino;ogni volta la solita storia,tutti addosso a dargli del ruffiano.secondo me esiste la famiglia ristuccia ,gli operai de la bella vita e i borghesi dell'ultimo bacio,i ragazzi di ovosodo e gli studenti di come te nessuno mai.dato che è innegabile che esistano diverse realtà,perchè attacchi ideologicamente muccino?conserva la polemica per quelle porcate vere dei vanzina,totalmente scollegate dal mondo e davvero fuorvianti...ti saluto
Il Messere  26/02/2004 17:23:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Frequentavo la quinta ginnasio quando ho visto Come te nessuno mai al cinema e giunsi alla conclusione che il nostro Muccino non deturpava poi piu` di tanto l'immagine dei sedicenni romani: 'sti bambocci politicanti della domenica (anzi no! del sabato, il giorno in cui si salta scuola con il pretesto della manifestazione) esistono come i ragazzotti di Ovosodo, i minorenni problematici di Mery per sempre, e soprattutto i tamarri stile De Sica (er Christian, ovviamente, anzi ancor peggio er Brando). Premesso tuttavia che, come tanti, ho un'antipatia a pelle nei confronti di Muccino, la mia critica non riguarda tanto l'attendibilita` degli "affreschi", quanto la banalita` e la superficialita` con cui il nostro mestierante affronta certi temi, gia` abbastanza sputttanati. Il film sui 20enni , quello suii 16enni, poi sui 30enni, il film sulla famiglia piccolo borghese piena di rimpianti (coppia in crisi, figlia aspirante velina, 19enne frustrato): insomma niente di nuovo sul fronte occidentale. Gia ne ho le balle piene dei soliti quadretti (che, guarda, con 10 miliardi siamo piu` o meno buoni tutti a fare film con Bentivoglio, Morante, Accorsi, Sandrelli...), ma quando si fa ricorso a sotterfugi da 2 lire per coinvolgere lo spettatore medio sulla questione dei 30enni (che sono tutti strunzi, cornificatori, cornuti, tutti con la Volvo, piscina, casa di proprieta`, sindrome di peter pan e via dicendo) o si fanno fare le comparse adi un po` di rimastini romani per attirare gli adolescenti della capitale, oppure si ricorre a pacchianerie d'ogni sorta spacciandole per trovate cinematografiche sofisticate: ecco, in tutti questi casi mi faccio due maroni cosi`. Le porcate dei Vanzina si salvano in quanto tali (hai presente il gusto del cattivo gusto?), i film patinati di Muccino non annoiano ma, in qualche modo si disprezzano cordialmente. E adesso basta sparare sulla croce rossa.