maremare 6 / 10 10/05/2007 01:11:59 » Rispondi Agosti è un glorioso componente dei cineasti sessantottini, che comprendevano, fra gli altri, gente del calibro di Bellocchio e Cavani. Noto per la sua completa autarchia e per una visione del cinema oscillante tra il marxismo più estremo e il narcisismo più retrivo, ha realizzato pochi e bruttini film, dal livello artigianale evidente e gli intenti intellettuoaloidi elevati. Le sue restano opere dove da lodare sono unicamente le intenzioni utopiche: realizzare un film, da distribuire nelle sale, in autarchia più totale, a cominciare dalla produzione per finire al montaggio. Più apprezzabile l'esistenza della sua creatura: la sala storica di Roma 'Azzurro Scipioni', ove il nostro ha riprodotto la stessa visione del mondo attuata nel fare cinema. La sala è sua, suoi i sedili dismessi degli aeroplani (comprati in svendita), sue le pellicole di film storici dei maggiori registi mondiali (oltre che ovviamente dei 3/4 film da lui girati), che ripropone fino allo sfinimento ( della pellicola), sua la cucina da cui escono vari odori quando si fa il biglietto. Probabilmente il Silvano ci dorme anche all'Azzurro. Citofonare Agosti.