arpia 10 / 10 12/01/2011 12:03:02 » Rispondi Uno dei film più belli espressi dalla cultura dell'est Yugoslava e di fede anulare ortodossa. Grande metafora dell'utopia odierna della scuola degli ottoni del quarto stato e del quarto potere in una terra già martoriata oggi come ieri in un enorme lager a cielo aperto semovente da Arbe. La metefora, infatti, è rinvenibile proprio a partire dal titolo (undergroud o mondo di basement apertamente e volutamente in antitesi agli enormi lager a cielo aperto). Toccante, chimerico, onirico e melanconico. In questo paragonabile solo al gattopardo. Frase celebre: cambiare tutto per non cambiare nulla, anche in un epoca di nuovo riscatto grazie alle più moderne spinte di riscoperta della fede anulare de Rue de Liberation verso il mito culturale zarista (ovi fabergè di legno dopo la caduta di quell'impero). Da analizzare solo sulla base di profonda conoscenza della fede ortodossa e delle sue radici culturali. Oggi come ieri fede riunita negli antichi 5 riti orientali, ma profondamente diversa dalla sorella fede cattolica romana.