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UNDERGROUND regia di Emir Kusturica

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jack_torrence     10 / 10  25/01/2011 23:26:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei capolavori della storia del cinema, e lo è, come molti capolavori, perché il risultato supera le intenzioni ed appare con evidenza un miracolo espressivo. Miracolo, perché dice di più e meglio di quello che si voleva raccontare in partenza.
"Underground" non è un capolavoro se fosse solo la controversa, faziosa, filoserba e polemica "morte di una nazione" (la Jugoslavia di cui Kusturica in questo film dimostra di avere un rimpianto molto ambiguo, nel momento in cui assume una posizione filoserba negli stessi anni della pulizia etnica di Milosevic e c.).

"Underground" è il racconto delirante, allucinato, frenetico, febbrile, grottesco, tragico, allegorico, visionario, melodrammatico, satirico, iperbolico, ..., del potere, della politica, della storia politica delle nazioni. Tutte le nazioni.
Underground è la storia di un inganno.
Il Grande Inganno della propaganda, del potere: del dominio dell'uomo sull'uomo.

La mia sequenza preferita? Le immagini di repertorio in cui vari capi di Stato e di governo (da Pertini alla Tatcher) rendono omaggio alla salma di Tito, tessuti insieme sulle note di "Lili Marlene". Cioè dalla musica che nel film stesso è simbolo del nazismo, anzi, è simbolo dell'inganno: perché viene suonata per far credere che l'invasore nazista sia ancora qui e la seconda guerra mondiale sia ancora in corso. Dunque una canzone simbolo di un regime che viene strumentalizzata da un altro regime.
Sulle esequie a Tito, che vedono riuniti dittatori e presidenti "democratici", risuona macabra eppure ...irresistibilmente apocalittica.
Come il film tutto.