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BIG FISH - LE STORIE DI UNA VITA INCREDIBILE regia di Tim Burton

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ULTRAVIOLENCE78     8 / 10  24/06/2008 17:29:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra atmosfere dark (molto meno presenti rispetto alle opere precedenti del regista americano) e scenari colorati, Tim Burton dà vita ad un sogno, in cui si sentono gli echi di Fellini, Ophuls e Browning. La storia è bellissima ed è raccontata con uno spiccato tono fiabesco che la permea di un'aura magica davvero notevole. Il rapporto tra un padre morente e un figlio che, soltanto in occasione dell'infausto evento, si è ad esso riavvicinato ricorda un pò "Le invasioni barbariche" di Denys Arcand. Ma mentre quest'ultimo trae spunto dalla relazione padre-figlio per enunciare, con cinismo misto a ironia, una caustica invettiva sociale, in "Big Fish" tale relazione rimane il fulcro di tutto il film, mentre fanno solo da contorno alcune riflessioni che possono essere lette come una critica alla modernità (come quella in cui si additano quali nuovi ladri gli speculatori mobiliari e immobiliari). L'allontanamento di William è stato dovuto alla sua incapacità di comprendere la vera natura del padre: un uomo che, incapace di accettare la mediocrità e il grigiore della realtà, ha consacrato tutta la sua esistenza alla fantasia e all'immaginazione. Soltanto in prossimità della morte, Will giungerà a penetrare la "verità" dietro le bugie del genitore agonizzante; e nel finale, tenero e toccante come pochi, sarà lui a concludere la mirabolante storia della vita di suo padre, ereditandone la vena poetica e immaginifica.