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...E VENNE UN UOMO regia di Ermanno Olmi

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amterme63     7½ / 10  25/06/2013 23:06:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sono tanti film di genere "celebrativo" nella storia cinematografica. Ermanno Olmi si è cimentato in "E venne un uomo" con la figura di Papa Giovanni XXIII.
Il rischio in questo genere di film è quello di scadere nell'oleografia e nella facile esaltazione. Ermanno Olmi, pur descrivendo in maniera elogiativa e partecipata la figura del "Papa Buono", ce ne dà una raffigurazione semplice e sincera, senza tanti fronzoli, in stile con la figura ritratta. Soprattutto cerca di distaccare lo spettatore dalle vicende che coinvolgono Angelo Roncalli, cerca di ritrarlo in maniera documentaria, in modo che possiamo conoscere, capire più che ammirare e lodare.
La prima parte in bianco e nero è composta da foto e immagini di repertorio del pontificato Roncalli. E' la parte più "sbilanciata" ed elogiativa. Se ne riassumono le qualità e le doti umane. Non si parla (se non di sfuggita) delle riforme e dei cambiamenti istituzionali che ha operato in seno alla Chiesa. A Olmi interessa l'Uomo più che il Pontefice.
Tutto questo diventa subito chiaro nella seconda parte a colori, dove si va a caccia della formazione umana e spirituale di questo essere umano "speciale". Per fare ciò Olmi inventa la figura del "mediatore", impersonato da Rod Steiger. Viene presentato subito come un "espediente" artistico per poter testimoniare e riportare allo spettatore fatti, impressioni e testimonianze. Ciò impedisce di identificarsi con "l'eroe" e ci permette di guardarlo in maniera conoscitiva. In pratica si cerca di fare un documentario usando i mezzi della finzione. E' questa la peculiarità e il fascino del film.
Il punto forte di "E venne un uomo" sono le ambientazioni. Piene di fascino e suggestione visiva sono le immagini dei luoghi di infanzia del Papa. Si nota già da questo film l'adesione estetica e morale di Olmi al mondo semplice, spartano e onesto di stampo contadino, di cui Roncalli ha rappresentato la quintessenza etica.
Per il resto viene fuori un ritratto di Roncalli come una persona umile, modesta, piena di dubbi su se stesso e sull'umanità che lo circonda, un ritratto molto umano e poco "eroico".
Tutto sommato "E venne un uomo" è un film piacevole e interessante. Non è eccessivamente noioso, nonostante il ritmo lento e contemplativo (tipico di Olmi).