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COFFEE AND CIGARETTES regia di Jim Jarmusch

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totty     6½ / 10  29/11/2015 15:47:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Coffe and cigarettes va ricordato per quei pochi momenti davvero memorabili che ti fanno fare pure una bella risata.
Jim belush... Ehm, jarmush è il padre dell'indie americano, a lui si sono ispirati cineasti come gus van sant, harmony korine (anche se lui è un caso a parte) e wes Anderson, ovvero tutti i maestri del cinema indipendente.
Ammetto che a jarmush preferisco di gran lunga i signori sopracitati, ma i film della vita secondo Jim non sono affatto male, per citarne alcuni: daunbailò con il grande benigni, dead man con Willy wonka, ghost dog che rimane il mio preferito (il wu-tang clan spaKKa i ciuli) e broken flowers con bill "fuc*ing" murray.
Purtroppo questo film ha una buona dose di alti e tanti riempitivi decaffeinati (per rimanere in tema).
I primi tre episodi sonouna crescita costante di qualità: nel primo assistiamo a un dialogo surreale tra un italiano (robbè) e un Steven Wright più estraniato del solito. Carino ma nulla di più.
Idem per l'episodio dei cloni di Elvis, almeno c'è il grande Steve Buscemi che per forza di cose interpreta la sua nemesi: il cameriere e le mance.
Poi c'è il masterpiss del film, i due Volponi iggy pop e Tom waits che parlano dei loro problemi e le loro dipendenze. Davvero fantastico, un'aria di nostalgia che ti coinvolge con i vocioni ruvidi dei due frontman (la musica che non c'è più, vero liga?)
Poi si sprofonda nella noia con un susseguirsi di trovate simpatiche (i due che parlano di smettere di bere e fumare quando bevono e fumano in continuazione) e roba soporifera (l'episodio con cate Blanchett) ma ecco che il film si risolleva con "delyrium" l'apoteosi comica di tutto il film. Un Bill Murray caffeinomane ibsieme ai due beatmaker del wu-tang RZA e GZA: un trio insolito e irripetibile firma la scena migliore del film seconda solo a quella con Tom e iggy.
Poteva essere un film molto interessante. Contiene scene da analogia disperse nella mediocrità. Peccato Jim.
Da guardare in inglese.
hghgg  29/11/2015 18:35:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d'accordo. Nel senso che come film/opera compiuta è sicuramente lontano dai migliori film di Jarmusch, bisogna considerare che alla fine sono vari cortometraggi che ha girato nel corso di anni e anni per questo i risultato messo assieme è anche interessante ma sfilacciato e discontinuo, fossero rimasti dei corti magari uno avrebbe potuto concentrarsi su quelli più riusciti. Spicca il corto con Waits (a proposito "musica che non c'è più" un cavolo, lui non ha mai smesso di esserci e ha pure lasciato qualche adepto bravo e poi songwriter bravissimi ce ne sono tutt'ora poi certo di Waits ne nasce uno ogni mai non si può pretendere...) e Iggy Pop come dici tu, d'altronde Jarmusch con i cantanti e musicisti è sempre ispiratissimo.

Ho rivisto adesso "Daunbailò". Niente, per me invece Van Sant, Anderson e compagnia possono lustrargli il cesso di casa, ma questi sono gusti.
totty  29/11/2015 18:55:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
È un regista particolare, uno stile unico che ha fatto scuola nel campo indie. Io non ci vado pazzo per lui ma i suoi film sono indiscutibilmente belli sopratutto "dead man" e "ghost dog", due chicche dei 90s. Ti consiglio "elephant" e "gerry" di van sant, le sue vette artistiche e vedi che si è ispirato molto a jarmush sotto alcuni aspetti (van sant è un suo grande ammiratore, ci mancherebbe). Korine ha diretto due capolavori weird, gummo e Julien donkey boy che ti straconsiglio.
Wes Anderson sembra vivere in un mondo tutto suo, personalmente di lui non butto via nulla tranne forse il debutto acerbo.
Sul discorso della musica intendevo che oggi senti raramente pezzi come "blue valentine" e "the passenger", generalizzavo un pò.

P.s ti consiglio anche " ghost world" davvero un bel gioiellino anch'esso con sfumature indie.

hghgg  29/11/2015 19:39:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"oggi senti raramente pezzi come "blue valentine" Si per il motivo che dicevo, di Waits ne nasce uno ogni mai, è uno dei più grandi autori di canzoni della seconda metà del '900, se non... Ma non facciamo assolutismi via.

Conosco bene Van Sant e Anderson se no non avrei detto quello che ho detto. Van Sant più di tanto non mi piace. Anderson si, lo apprezzo, mi diverte, un po' stucchevole ma lo guardo molto volentieri. Però, per i miei gusti e rispetto a Jarmusch... Altra categoria.

"Ghost World" in effetti non l'ho mai visto, merita un'opportunità solo per la presenza di Buscemi.