GianniArshavin 6 / 10 03/02/2016 12:45:23 » Rispondi Il cinema di Haneke aveva un suo stile definito e riconoscibile già dai primi film ,e Benny's video (1992) possiede molte delle caratteristiche che possiamo trovare in pellicole relativamente più recenti come Funny games e Il nastro bianco. Questo secondo anello del trittico della glaciazione è un film dove la poetica del cineasta austriaco fatta di freddezza e glaciazione stilistica e violenza tematica esplode in tutta la sua alienante potenza. La storia parla di un ragazzino (grande Arno Frisch)ossessionato dalla violenza nei film e in tv che al culmine del disagio uccide una coetanea. I genitori assenti e bigotti cercheranno un modo per occultare il cadavere. La regia di Haneke già al secondo lavoro è straniante e disturbante. La mdp suggerisce ma non mostra i momenti di violenza esplicita , per concentrarsi sull'apatia e sullo squallore dei rapporti fra i membri della famiglia e sulla loro psicologia deviata. Ad essere marcata è anche la tematica della violenza in tv e nei film , e se ad inizio visione Benny's video sembra fare quasi "autocritica" dopo la prima oretta il regista svela il suo pensiero e punta il dito contro la famiglia assente e una società ceca davanti ai problemi giovanili. Purtroppo malgrado la perizia stilistica e dei contenuti non banali trattati con intelligenza , quest'opera non mi ha convinto al massimo per i troppi punti morti e per un ritmo che a tratti rende spossante la visione. Dunque un prodotto che merita un'occhiata da parte di chi ama il cinema disturbante e di nicchia mentre è una tappa fondamentale per chi vuole scoprire nel profondo il cinema di Haneke. Lascino perdere gli amanti del commerciale o chi cerca cose leggere.