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IL PADRINO PARTE III regia di Francis Ford Coppola

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Luca95     8 / 10  27/10/2016 23:50:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I primi due capitoli sono tutt'altra storia. La regia è quasi televisiva e ci sono tantissimi momenti goffi, a volte anche proprio ridicoli e banali, soprattutto quelli che vogliono essere epici, per esempio "l'incoronazione" di Vincent, in un film che vuole evidentemente spogliare Michael Corleone e la sua Famiglia da quell'alone sacrale dei primi due film, in concomitanza con l'entrata nella "legalità", si fa per dire, degli affari della famiglia e con tempi diversi e più alla luce del sole. Questo mal si sposa con la volontà di rendere tutto il film una Cavalleria Rusticana ambientata negli anni '70.
Al Pacino è bravo, ma sarei stato curioso di vedere un'altra evoluzione del suo personaggio, più in linea con il Vito di Brando, ma mi rendo conto che il personaggio non sarebbe risultato credibile e anzi ridondante.
Il film è pieno di intuizioni ottime: tutto il discorso della Chiesa, l'ambientazione per metà in Sicilia in primis.
Il problema è senz'altro la messa in scena, finta e con poco mordente.
I momenti insopportabili non mancano: il personaggio di Eli Wallach (attore che adoro, strano a dirsi) e tutto ciò che ne consegue. Il personaggio di Joy Zaza è vincente e ci sta, è anche ben interpretato, il problema è come viene trattato. Probabilmente con una impostazione meno televisivo, con un tono più in linea con i precedenti episodi, e con una analisi della realtà e un trattamento dei personaggi più intimista e più ragionato (alla Parte II) e meno farsesco alla Cavalleria rusticana, il film sarebbe risultato più digesto.
Ciò detto, gli ultimi tre minuti sono meravigliosi e l'urlo muto di Michael Corleone vale un film.