K.S.T.D.E.D. 7½ / 10 11/10/2007 14:03:33 » Rispondi Atmosfere e interpretazioni sono senza ombra di dubbio le colonne portanti di questo che è il film d'esordio di Tony Gilroy. C'è così tanta disillusione che l'intera pellicola si colora di quel grigio tipicamente malinconico, in grado di inondare e spegnere anche le infinite ed eterogenee luci della metropoli, scenario in cui i protagonisti si muovono e affrontano se stessi; già, perchè anche quando parlano fra loro sembrano essere soli, sembrano annaspare a volte nella paura, altre volte nel loro cinismo e molto spesso nella loro, come già detto, disillusione. Uniche eccezioni sono i momenti che fotografano il nucleo familiare, in cui si intravedono barlumi di umana spontaneità, e la sequenza conclusiva. Una storia ben costruita, sobria e asciutta, quindi. Non ci ho visto alcuna forzatura e nessuna ricerca della spettacolarità, nè tanto meno del colpo di scena (aspetti quest'ultimi, spesso deleteri per pellicole del genere) tranne nel finale. Non perchè sia un lieto fine o per come viene presentato (anzi), è solo che ormai questo tipo di film finisce(forse deve finire) quasi sempre allo stesso modo e quindi si avverte un po' quella sensazione di già visto, ma, ripeto, forse è giusto che sia così. Le interpretazioni sono perfette. George Clooney per la seconda volta, dopo Syriana, indossa senza incertezze la maschera che raffigura quel disincanto tipico di coloro che il mondo lo conoscono abbastanza per sapere che può non essere un granchè; Tilda Swinton ottima nel far barcollare il suo personaggio sul confine che separa cinismo e paura; chiudono il cerchio Pollack e Wilkinson, assolutamente a loro agio, convincenti e capaci di dare spessore al proprio personaggio.
Buon esordio alla regia e alla scenaggiatura, quindi, attraverso il quale G. riesce a raccontare il respiro più affannoso e della città e di coloro che ci vivono; non è facile riuscirci. Si buon ben sperare, pertanto, nelle prossime pellicole.
K.S.T.D.E.D. 11/10/2007 14:06:38 » Rispondi Mi sono espresso male. Esordio alla regia, ma non è la sua prima sceneggiatura.
Pasionaria 11/10/2007 14:25:36 » Rispondi Bravo! Mi è piaciuto il tuo commento, come sottolinei il disincanto, che pesa per l'intero film.
K.S.T.D.E.D. 11/10/2007 16:05:38 » Rispondi Si, è qualcosa che se ben approfondito può dar tanto ad una pellicola. Oltretutto Clooney sembra davvero a suo agio in quel ruolo, vedi Syriana di cui lessi la tua ottima analisi e nella quale, se non sbaglio, sottolineavi la stessa cosa.
Jacktolleranza 13/10/2007 14:47:14 » Rispondi Già OTTIMO commento!! Credo andrò a vedere il film anche se non sono un'appassionata nè del genere nè del bel Clooney.
K.S.T.D.E.D. 13/10/2007 15:17:03 » Rispondi 'zie. Comuqnue, aldilà del genere, è il modo in cui la storia viene raccontata a rendere la pellicola meritevole. Vacci.