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MICHAEL CLAYTON regia di Tony Gilroy

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Cagliostro     5 / 10  14/10/2007 22:55:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dispiace essere una voce un po' fuori dal coro, tuttavia questo film non l'ho apprezzato molto.
Riconosco le sue buone intenzioni, ma promette molto e mentiene poco.
Il cast artistico è assolutamente di alto livello, bravo Clooney, bravissima la Swilton, sempre piacevole Pollack nelle sue (ormai frequenti) incursioni recitative, bravo Wilkinson.
L'incipit di questo film è notevole e ricco di promesse, che saranno disattese. Anche il finale è piuttosto buono. Quello che manca è il percorso di congiunzione fra questi due punti (che poi è un ritorno a se stesso, dato che il film comincia dalla sua fine).
Purtroppo la sceneggiatura si perde in una blanda e poco convincente ricerca di approfondimento psicologico dei personaggi, che in realtà rimane un'analisi superficialissima e poco appassionante, che distoglie dal tema principale e che rende la visione del film noiosa, senza che ve ne sia un'effetiva ragione.
Da tempo, ormai, le multinazionali sono (giustamente) nel mirino di Hollywood che le trasforma in vere e proprie personificazioni del male. un cancro difficilissimo da estirpare. tuttavia, sulle medesime tematiche sono stati prodotti film di ottimo livelli e, peraltro, ispirati a fatti veramente accaduti, quali A Civil Action e Erin Brockovich. restando invece sul piano della fantasia, come non ricordare un film del livello di The Rain Maker.
Clooney si dimostra sempre più bravo ed accorto nella scelta delle pellicole e dei ruoli. Per questo ha tutta la mia stima e simpatia.
Ottima la sequenza della Swilton di fronte allo specchio.
Lo sceneggiatore Tony Gilroy, qui al suo esordio alla regia, costruisce, o meglio, non riesce a costruire una storia che sappia avere dei profondi risvolti psicologici ed umani. Il ritmo narrativo è lentissimo e molte sequenze risultano fini a loro stesse, quasi come per voler allungare un brodo che altrimenti sarebbe stato una minestrina ristretta.
Credo che se in questo film si falciasse via tutto il superfluo, resterebbero sì e no venti minuti di spettacolo. Certamente venti ottimi minuti, ma questi non sono sufficienti a salvare la pellicola.
Così come non sono sufficienti le buone intenzioni di denuncia sociale e di sensibilizzazione che la pellicola si prefigge (e si vede che in mezzo c’è anche Steven Sodelberg).
Come ha scritto Proust:
Delle nostre buone intenzioni sono lastricate le strade degll’Inferno.
Pasionaria  15/10/2007 13:49:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non condivido tutto, ma ritengo le tue osservazioni molto buone.

Rispetto la tua autorevole opinione, però Carlo, il film arriva almeno alla sufficienza, se non altro per le interpretazioni e alcune sequenze meritevoli.
Cagliostro  16/10/2007 16:18:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie, Rita. Sei sempre gentilissima!
La mia opinione, tutt'altro che autorevole :-), e il giudizio che ne discende, scaturiscono dal fatto che nutrivo maggiori aspettative per questo Michael Clayton. forse se lo avessi recensito sarei stato più indulgente, tuttavia era un ottimo materiale da cui, lavorando meglio, sarebbe potuto sortire un film decisamente superiore... o almeno allo stesso livello di quelli che ho citato.
Cmq attendo con ansia la tua recensione.
Cagliostro  16/10/2007 16:19:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
p.s.: chiedo venia per aver scritto ben due volte swilton..
ferro84  30/04/2008 00:33:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma quanto hai ragione? Straquoto
Però alla fine si lascia vedere quindi come voto per me è un pò basso