Niko.g 8 / 10 20/06/2021 15:15:15 » Rispondi Non ci saranno più alibi per i registi che dovranno giustificare i loro fallimenti a causa del poco budget a disposizione. Nel 1981 Sam Raimi dimostra che per fare cinema ciò che serve sono in primo luogo il talento e l'ingegno. Con una trama risicata e dialoghi risibili (il punto debole del film), il regista mette la firma su qualcosa di unico, che cambierà definitivamente il genere horror. È l'uso della cinepresa (insieme all'ottimo make-up) la chiave del successo: inquadrature e soggettive mai viste per film di questo genere, la macchina da presa totalmente funzionale al racconto per immagini e allo splatter più spinto. A volte si esagera, finendo nell'esibizionismo e nel grottesco (purtroppo l'anticipo di quello che sarà il brutto sequel). Qui, però, c'è ancora la sana incoscienza e la libertà creativa incondizionata di un gruppo di amici poco più che ventenni, che non hanno nulla da perdere e tutto da guadagnare, disposti a passare notti al gelo ricoperti di sangue finto e crema di mais.