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LA CASA regia di Sam Raimi

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Ciumi     7 / 10  18/10/2009 13:16:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dato che oggi di fare analisi non ne ho voglia, vi racconterò una brevissima storia.
Quand’ero bimbo nel mio sgabuzzino, o meglio in quello dei miei nonni, viveva una vecchiaccia terribilmente brutta. Sebbene fosse enorme, perlomeno così me l’ero figurata (circa il doppio di una normale nonnina), vederla era impresa pressoché impossibile. Non appena accendevi la luce o semplicemente aprivi la porta ella spariva, si nascondeva, dove non l’ho mai scoperto, o probabilmente non ho mai avuto il coraggio di indagare. Il suo aspetto rimase per me la tenebrosità di quel piccolo locale angusto.
Benché udissi chiaramente i suoi rumori, la notte, quando scopava per terra, disordinava gli scaffali, ridacchiava chissà di cosa, il suo volto orribile non mi fu mai svelato. La mattina tutto era in ordine, e con la luce del giorno il terrore era già dimenticato; anzi ricordo che spesso lasciavo lei un pezzo di pane sul pavimento, qualora le venisse fame (non lo ha mai mangiato, dedussi che il pane non lo gradiva).

Questa storia potrebbe essere comune a tanti bambini, ma non la era, perché la mia vecchia (che probabilmente non era altri che una comunissima strega) esisteva davvero, anzi, vi anticipo che esiste tutt’ora, più megera di prima.
Una notte elusi la sorveglianza dei miei due nonni e guardai “La casa” di Raimi in tv. Mi turbò particolarmente. Quella botola somigliava alla porta del mio sgabuzzino, e quel viso turpe, bieco, repellente, aberrante, agghiacciante della ragazza rinchiusavi dentro era l’identico volto della stregaccia che m’ero immaginato. Terminato il film guardai attraverso la stanza buia e la vidi, finalmente, c’era davvero. Corsi nel letto terrorizzato.

Oggi vi ritorno di rado, nella casa dei miei nonni, abitata orami solo da ricordi dissueti e da quella vecchina, alla quale però non dimentico mai di far visita.
Mi appare ora piccina, lei è sempre lì, nel suo sgabuzzino che cerca di mettere paura, ma a vederla adesso, vi dirò, mi fa quasi sorridere.