DylanDog 10 / 10 16/05/2007 13:51:17 » Rispondi Un capolavoro, probabilmente molto ispirato dal celeberrimo libro di Philip Dick "Tempo fuor di sesto". Illustra degli aspetti ipocriti della nostra società odierna: - da una parte, come già sottolineato da altri commentatori, l'ingerenza dei media nella vita del singolo e la naturalezza e leggerezza con cui simili fenomeni vengono laciati correre - un richiamo all'invasione crescente della nostra privacy da parte di aziende ed organi centrali, che mina sempre più le nostre libertà fondamentali - l'egoismo e vigliaccheria di molta gente, che dinanzi ai drammi televisivi autentici si limita a piangere e dispiacersi, senza rimboccare le maniche per andare al nocciolo delle questioni sollevate tentando di fornire reali soluzioni ai problemi sottoposti (in questo caso, la cattività di Truman ed il sentimentalismo degli spettatori che non vi si oppone affatto, ma che si limita soltanto a parteciparvi emotivamente)
E' bello vedere una folla esultare quando la storia è andata a lieto fine, quasi che volessero dirci: "non abbiamo fatto nulla per liberarlo, ma ora che si è divincolato tutto solo dalle catene che l'opprimevano, siamo felici ed è ciò che volevamo". Chi è il vero prigioniero a questo punto, Truman o la gente che non stacca gli occhi dallo schermo nel vedere la dignità umana calpestata a tal punto? La TV normalizza tutto, anche i peggiori fenomeni, non vi sembra?