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INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO regia di Steven Spielberg

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Invia una mail all'autore del commento NNIICCKK     10 / 10  28/01/2006 20:37:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ero ancora nato quando il maestro degli effetti speciali, il grande Steven Spielberg, ha concepito "Incontri ravvicinati del terzo tipo". Eppure è un film che a distanza di quasi 1/4 di secolo rimane sempre, comunque e nonostante uno dei grandi capolavori del cinema di fantascienza. Chi di voi non l'ha ancora visto? A parte la mia ragazza (ehehe ^_^) credo ben pochi e se tra chi legge vi fosse qualcuno di quei pochi il mio consiglio è di cercare al più presto la videocassetta e guardarselo senza interruzioni. E' quasi incredibile come un film girato così tanto tempo fa (relativamente) sia ancora tremendamente spettacolare.
Sono molti gli aspetti affascinanti di questa pellicola e senza dubbio non passano inosservati gli effetti speciali, ancora oggi degni di essere definiti tali. Ma quello che più riesce a catturare lo spettatore è la storia, la veridicità di quanto proposto. Forse adesso penserete che sono uno di quegli "esaltati" che credono negli ometti verdi o, peggio ancora, un membro di una setta segreta che crede nella venuta degli alieni che salveranno solo gli eletti.
No, niente di tutto questo... sono solo uno fermamente convinto dell'esistenza di altre civiltà intelligenti su altri mondi. Dopotutto sarebbe piuttosto egoistico da parte di noi umani pensare di essere gli unici in un così grande universo; sono talmente tanti i sistemi solari, cui presumibilmente orbitano attorno vari sistemi di pianeti, che è difficile credere che non ci sia almeno un altro pianeta abitato come la Terra. E anche se non ci fosse nulla, nessuno, all'infuori della Terra, mi piace comunque credere che sia così. Ecco perché guardo le storie di UFO, quelle "vere" (intendo avvistamenti, cerchi nei campi, ecc.) con molta scetticità che tuttavia cela un grande interesse per l'argomento ed un filo di speranza. Speranza che fenomeni di questo genere non siano solo frutto di suggestione collettiva o scherzi di qualche burlone.
Ho un po' divagato, ma un senso in quanto detto finora c'è. Perché la fantascienza di "Incontri ravvicinati del terzo tipo" trova riscontro in alcune delle ipotesi scientifiche formulate nel secolo scorso sulla base di dati raccolti un po' ovunque nel mondo. Prima tra tutte, naturalmente, la fisionomia di questi esseri alieni che nel film, tanto per cambiare, sono rappresentati da umanoidi dalla pelle candida con grossi occhi neri che spiccano su di una grossa testa priva di capelli.
Tra l'altro per chi "crede" un po' negli UFO è interessante vedere la forma di contatto che una civiltà aliena (si presume progredita) possa utilizzare con degli esseri umani non ancora in possesso di grandi abilità tecnologiche. Si parla di contatti mentali, ma anche e soprattutto di un codice che possa essere interpretato da entrambe le parti: ed ecco che qui entrano in gioco le famosissime 5 note musicali dalle quali nel film si è poi sviluppata una sorta di comunicazione in codice tra militari americani e astronave aliena fatta di crome, semicrome ecc.
A tal proposito vorrei dire due parole sulla colonna sonora; affascinato all'inverosimile dal "gioco delle 5 note" (passatemi l'espressione) ho cercato in rete la colonna sonora per valutarne il possibile acquisto. Anche la colonna sonora è molto bella, con molti brani sul genere classico. Forse è però un po' troppo cupa, infatti alla fine ho deciso di lasciar perdere perché preferisco come colonne sonore da ascoltare preferisco le musiche celtiche di "Braveheart" e "L'ultimo dei Mohicani" o le bellissime note orientali di Sakamoto ne "L'ultimo Imperatore".