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INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO regia di Steven Spielberg

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ferzbox     8 / 10  18/07/2014 14:42:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cominciando da questo film,fino ad arrivare alle pellicole più recenti,Steven Spielberg ha sempre dimostrato di avere un debole per le storie di U.F.O o di alieni venuti sul nostro pianeta in epoche passate.
Se scandagliate la sua filmografia vi accorgerete che ce ne sono una miriade(inclusi il quarto Indiana Jones e intelligenza artificiale).
Eh Eh....per caso crede negli extraterrestri?.....lasciamo il beneficio del dubbio....

Comunque...."Incontri ravvicinati del terzo tipo" è secondo me l'unica pellicola ammirevole che Spielberg ha dedicato alle forme di vita provenienti dallo spazio remoto; l'unico film che affronta tale tematica con un pizzico di riflessione e serietà,miscelando la fantascienza alle credenze popolari e alle cospirazioni governative tanto citate nel corso di più di 70 anni di storia(tipo "Area 51",tanto per citare la più famosa).
Il bello di questa sceneggiatura è che non si appoggia a nessun elemento commerciale; la regia brillante di Spielberg si riconosce(alcune riprese adottate per questo film le avrebbe rimaturate sui "Predatori dell'arca perduta" ),i suoi tipici zoom ai personaggi sono sempre li presenti,ma senza condire il tutto con quella salsa smielata che avrebbe rovinato buona parte dei suoi lavori futuri.....è studiato a tavolino e concepito in modo genuino.
Oggi l'inizio colpisce molto meno(considerando cosa possono arrivare a fare gli effetti speciali attualmente),ma all'epoca era una vera e propria onda d'urto per lo spettatore,che non si immaginava minimamente di entrare subito nel clou e vedere gli U.F.O. così prematuramente.
Il finale è ovviamente da antologia del cinema; gli ultimi 40 minuti sono un'esempio di fantascienza cinematografica ben elaborata e culturalmente significativa(sopratutto se pensiamo al lavoro svolto seguendo e rispettando l'immaginario collettivo).
Tuttavia la parte centrale,per quanto a fine pellicola sia giustificata,l'ho sempre ritenuta troppo stiracchiata e poco coinvolgente.
Le intenzioni di Spielberg erano abbastanza chiare,ma credo che con i tempi abbia esagerato un pò; ho sempre avuto l'impressione che tutto la parte dedicata alla follia del personaggio interpretato da Richard Dreyfuss fosse troppo esasperata e concepita per allungare un minutaggio che non necessitava di essere aumentato....ha creato un calo di ritmo inutile secondo me...poteva benissimo smaltire 15 minuti abbondanti.
Comunque rimane una delle opere più significative di Steven; se pensiamo che si tratta dello stesso regista del remake della "Guerra dei mondi" viene da ridere(non tanto perchè si tratta di un blockbuster,ma per come è concepito e girato).

Simpaticissima e curiosa la presenza attoriale del grande Francois Truffaut; decisamente insolito nel ruolo affidatogli...