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L'AUSTRALIANO regia di Jerzy Skolimowski

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Numenoreano     8½ / 10  17/09/2012 16:07:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sullo sfondo di una partita di cricket giocata all'interno di un manicomio, un misterioso paziente racconta ad un ragazzo, ospite dell'istituto, una storia apparentemente inverosimile. Narra di Anthony, un topo da laboratorio che passa intere giornate a studiare-registrare-copiare qualsiasi tipo di suono, e di come si imbatta per caso in un misterioso viandante il quale ha appreso una singolare conoscenza dagli aborigeni dell'Australia. La conoscenza di un suono, più precisamente un urlo, che l'uomo comune non può sopportare. Pena la morte.

Il concetto di base è chiaro: la natura delle cose è inespugnabile per l'uomo comune. Le sue limitate capacità gli consentono solo di provare a studiare "scientificamente" gli echi di verità che gli arrivano un pò per intuito un pò per casualità, ma egli non può sopportare la reale grandezza degli elementi naturali. Può solo morire o diventare pazzo nel tentativo di sfidarli.
In questo modo "l'urlo terrifico", magico potere di morte del viandante Crowsley, dà corpo all'inespugnabile, alla verità. Al concetto romantico del sublime. Secondo cui la natura, nei suoi aspetti più terrificanti, produce la più forte emozione che l'animo sia capace di sentire, ma anche la consapevolezza della distanza insuperabile che separa il soggetto dall'oggetto. La curiosità unitamente all'arroganza possono portare un uomo come Anthony a pensare, per esperienza presunta, di conoscere la natura delle cose (in questo caso il suono). Ma, a quanto pare, solo chi ha un rapporto più diretto con la natura (gli aborigeni, e Crowsley) può aspirare ad afferrarne i suoi segreti.


Il racconto prende vita come un vortice di suoni atti a scandire e spesso enfatizzare degli episodi raccontati con un vago piglio ermetico, magico, nero. Jerzy Skolimowski non segue uno schema fisso nella narrazione, non offre nessun appiglio sicuro allo spettatore. E lo fa per trasmettergli quello stesso senso di impotenza che è proprio del malcapitato Anthony, solo ed inerme davanti all'ignoto.
Un film potente e coraggioso in tutte le sue parti: storia, colonna sonora, fotografia.