Dom Cobb 6½ / 10 10/06/2015 19:39:44 » Rispondi Su richiesta dei suoi azionisti, il miliardario John Hammond fa chiamare un gruppo di scienziati e paleontologi nel suo parco di dinosauri di prossima apertura, in modo che possano fornire un loro giudizio (possibilmente positivo). Il giro turistico offerto ai visitatori offrirà sorprese inaspettate e decisamente poco gradite... Ai suoi tempi, questo blockbuster sarà anche stato una rivelazione/rivoluzione nell'uso eccellente della computer grafica, nella realizzazione tecnica di dinosauri credibili e "veri" sul grande schermo, e chi quei momenti di meraviglia e di spavento li ha vissuti in prima persona in una sala da cinema più di venti anni fa o da bambino, su una VHS nel salotto di casa, ancora oggi se li tiene stretti come parte della propria vita o della propria infanzia. Non è per me il caso, dato che la mia prima visione in assoluto del film in questione risale alla settimana scorsa e già da un po' ho oltrepassato il limite massimo di età alla quale si rimane ancora impressionati da simili prodigi tecnici. Mettiamo subito in chiaro che non contesto affatto il gusto delle persone che vedono in Jurassic Park una sorta di capolavoro del cinema, ma sta di fatto che per me non è così. A differenza di molti, Spielberg non è mai stato uno dei miei massimi modelli di regista, a dispetto dei numerosi film "iconici" da lui realizzati,
Per me, a parte la trilogia di Indiana Jones e Schindler's List, la sua filmografia non comprende niente che sia degno di nota: ogni volta che guardo Lo Squalo mi addormento dopo meno di dieci minuti, E.T. ricordo di averlo visto al cinema in una riedizione, credo, e mi è scivolato addosso come l'acqua, lasciandosi dietro un nulla assoluto. Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo? Una palla, lo affermo a voce alta.
e non che, avvicinandomi a Jurassic Park, pensassi che mi avrebbe fatto cambiare idea al riguardo. Il motivo per cui l'ho guardato è lo stesso per cui, se mi trovassi in una comunità di Trekkies, andrei a rivedermi almeno un paio di episodi della serie e un paio di film. Il risultato, in definitiva, è bene o male una versione ad alto budget di un "monster thriller", ossia quel genere di film in cui i protagonisti non fanno altro che scappare da creature pronte a ucciderli a vista, o appena siano alla portata di un altro dei loro cinque sensi. Stessa è la premessa, stesso è lo svolgimento, stesso è il finale, dove i personaggi con meno spazio e meno caratterizzazione fino a quel momento sono anche gli unici a morire.
Ovviamente, il tizio nero deve sempre morire, anche se si tratta di Samuel L. Jackson; il nerd str**zo c'ha la condanna a morte scritta in fronte con le luci al neon, e il duro cacciatore con tanto di fucile pure, così come l'avvocato petulante.
E, quando il film sposta la sua attenzione proprio sul tema sopravvivenza, funziona piuttosto bene, con scene d'azione ben orchestrate ed effetti speciali che ancora oggi fanno la loro figura, sebbene in alcune inquadrature diano un po' troppo una sensazione "metà anni '90": cioè, in alcuni momenti si può notare la loro età, anche se di per sé non sono fatti male. Là dove Jurassic Park si affossa letteralmente è nella costruzione di personaggi interessanti o nell'attenzione ai dettagli di una trama comunque molto semplice e lineare.
Un piano potenzialmente perfetto per neutralizzare i dinosauri tramite la diffusione di gas naturali non letali per gli uomini viene scartato senza ragione; i velociraptor non dimostrano mai l'intelligenza di cui tutti li ritengono in possesso; nessuno degli scienziati di Hammond pensa al fatto che i dinosauri possano cambiare sesso nonostante sappiano che le rane, dal cui DNA hanno creato detti dinosauri, ne sono capaci; l'intera sicurezza di tutto il parco viene lasciata in mano di un idiota dalla faccia (e modi) palesemente poco raccomandabili e nessuno degli altri esperti ne ha il controllo; una bambina di dodici anni riesce a ripristinare la sicurezza elettronica di tutto il parco. La lista continua...
A parte il fatto che nessuno degli attori mi è mai stato particolarmente simpatico, tutti loro si limitano a fare il compitino; tutti, ad eccezione dei bambini, un po' monocordi,
E il fatto che uno di loro sia palesemente doppiato dal piccolo Simba de Il re leone mi ha costantemente distratto, lo devo ammettere.
e un Richard Attenborough che va fin troppo sopra le righe nel ruolo del nonno rimasto bambino dentro. Non aiuta una sceneggiatura che descrive le personalità di queste figure solo a livello superficiale e che sviluppa la trattazione di temi potenzialmente interessanti in maniera fin troppo semplicistica e didascalica. Inoltre, ammetto che parte del divertimento viene meno a causa di un ritmo forse un po' troppo lento, che magari, diranno gli affezionati, serve a costruire la tensione; se è così, però, è una tensione che non ho percepito affatto, anche perché alcune scene come quella del dinosauro malato, non servono assolutamente a niente. E i momenti in cui i dinosauri sono al centro dell'attenzione durano troppo poco.
Il T-Rex comparirà sì e no per massimo cinque minuti in tutto il film, i raptor altrettanto.
Ma forse, questo è da imputare alle restrizioni tecniche e alla limitata quantità di effetti speciali con il budget a disposizione, quindi non ne faccio un dramma. In definitiva, Jurassic Park si è rivelato, bene o male, esattamente quello che mi sembrava prima di vederlo: un discreto film d'intrattenimento, fatto molto bene a livello tecnico, ma che fondamentalmente, vive soltanto degli effetti speciali e dei rettili che animano il parco. Poco cervello, ma tanto impegno, per una serata di assoluto relax.